Re: equivalenza tra masse

From: Stefano Gemma <stefano.togli.mi_at_millesimo.com>
Date: Thu, 14 Apr 2005 11:37:53 +0200

"Josef K." <franz.kafka_at_LEVAQUESTOcomune.re.it> ha scritto nel messaggio
news:na1q51thkou0p85f91hk93va9qburcpj6t_at_4ax.com...
> On Wed, 13 Apr 2005 09:59:40 +0200, "Stefano Gemma"
> <stefano.togli.mi_at_millesimo.com> wrote:
>
[...]
> Scusa, ma l'esempio che fai non mi sembra n� chiaro n� chiarificatore.
> Semplicemente il processo di misura � sempre connesso a errori
> sperimentali, ovvero nell'esempio che fai dici che le prime due masse
> sono uguali nei limiti degli errori sperimentali.
[...]

    Ho solo cercato un esempio in cui la transitivit� dell'uguaglianza non
si applica. Forse ce ne sono di migliori. pensavo anche al riconoscere due
punti luminosi, in ua stanza buia. Se sono vicini, li confondiamo con uno
solo e possiamo ritenerli uguali. se ne affianchiamo un terzo, potr� essere
"uguale" ad uno dei due ma viene riconosciuto distinto dall'altro.

    Siccome qualunque strumento si usi, non abbiamo la certezza della
precisione assoluta... tali esempi si ___potrebbero___ applicare anche alle
masse (o a qualunque altra entit� fisica).

    Il caso della limitata precisione delle misurazioni � anch'esso solo un
esempio, potrebbero esserci altri motivi, per dubitare della transitivit�
dell'uguaglianza, prima di averla verificata. Insomma... esiste il
"ragionevole dubbio" per scagionare l'imputato ;))))

Stefano
Received on Thu Apr 14 2005 - 11:37:53 CEST

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