Grazie alla disponibilità di uno di voi
e ai battibecchi con un fisico qui forestiero,
credo che l'argomento sia stato sufficentemente sviscerato
(almeno ai miei fini)
Con questo vi saluto
Omopolari 14.11.2019
http://digilander.libero.it/gino333/omopol.docx
http://digilander.libero.it/gino333/omopol.pdf
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Riassunto. Questi oggetti si spiegano in base alla forza di Lorentz e alcune fra le configurazioni possibili sembrano escludere la presenza della “variazione di flusso” della Legge di Faraday (anche se essa può essere sempre utilizzata come derivazione matematica). Inoltre gli elettroni soggetti alla forza di Lorentz sembrano vedere il campo in moto solo se sono loro a muoversi rispetto al campo. Il moto del magnete ovviamente sposta il campo nello spazio, ma se un magnete rotondo ruota su se stesso il campo viene visto fermo dall’elettrone che lo attraversa; il suo moto non dipende dal moto da chi l’ha emessa. Vero che mentre la radiazione si allontana dall’emittente, il campo magnetico sembra ritornare al polo opposto dell’emittente, ma questo non genera moto del campo perché il polo ruotante resta comunque nella stessa posizione.
Mostro per primi gli ultimi test eseguiti:
(disegni e foto,se interessano si vedono nel link)
Poiché la tensione non cambia se i contatti disegnano un spira più o meno grande, mi pare evidente che opera solo la forza di Lorentz. In questi casi, tale forza riesce a muovere gli elettroni solo nella parte di disco evidenziata in blu grazie alla circuitazione creata coi fili rossi e con lo strumento. Questa inusuale configurazione di omopolare è conseguenza di altre osservazioni, mie o ricevuta da terzi o ritrovate in Internet esposte a seguire. Quelle osservazioni e considerazioni mi sembrerebbero di per sé sufficienti per dimostrare quanto dedotto dai tre casi qui esposti i quali però mi sembrano di più facile valutazione. Riporto a seguire detto materiale unitamente alle mie precedenti considerazioni (anche quelle sbagliate)
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Sintetizzo la spiegazione più convincente ricevuta in precedenza. In nero il magnete, il disco è giallo, una freccia indica che cosa è in rotazione, i contatti strisciano (a meno che non ci sia un pallino) lo strumento che segnala la tensione è rosso (SI-NO). I vari casi non contrastano fra loro se si assume che il campo magnetico resta fermo (test T1) nonostante il moto del magnete e considerando che la forza di Lorentz agisce solo nei tratti della spira in moto rispetto al campo ...
Received on Tue Nov 12 2019 - 20:18:18 CET