Re: acqua pesante: tossicità

From: Bruno Rizzuti <antispam_at_anti.spam>
Date: Thu, 31 Mar 2005 20:20:06 +0200

Elio Fabri ha scritto:
> > Qualcuno ha parlato di maggiore difficolta' a formare
> > legami idrogeno:

Una piccola precisazione: se e' riferito alle mie affermazioni, avevo in
realta' piu' genericamente parlato di alterazione della rete di legami
idrogeno. Vedi comunque oltre...

patrizio.pan-2002 ha scritto:
> Al momento non ho sottomano altri dati; cmq tali lievi
> differenze dovrebbero verosimilmente comportare lievi
> differenze nelle energie dei legami idrogeno.
> Questi ci saranno indubbiamente; saranno un pochino
> (ma proprio poco) piu' forti, o piu' deboli
> (non so per ora), ma non dimentichiamo che
> le reazioni, o interazioni biologiche sono
> estremamente critiche e selettive.

I legami idrogeno solvente-solvente in D2O hanno in effetti un'energia
lievemente maggiore, e questo ovviamente influenza anche i legami idrogeno
solvente-soluto e quelli intermolecolari soluto-soluto. E' chiaro che
variazioni anche lievi possono avere conseguenze importanti per le
biomolecole, le cui proprieta' strutturali e dinamiche dipendono
criticamente da interazioni di Van der Waals. Fare delle generalizzazioni
mi sembra pressoche' impossibile, ma citavo a titolo di esempio le
proteine, che sono probabilmente le biomolecole piu' studiate e meglio
caratterizzate (nonche' quelle che conosco meglio...). Gli esperimenti
hanno mostrato che in certe proteine la presenza di D2O diminuisce la
stabilita' termodinamica (definita in termini di energia libera di Gibbs),
ma aumenta la termostabilita' (ossia la temperatura di denaturazione). Un
comportamento termodinamico complesso, insomma, al quale puo'
corrispondere un'alterazione semplicemente imprevedibile in termini di
funzionalita' biologica.

> Queste sopra sono, in un certo senso, proprieta' 'statiche'.
> Se prendiamo quelle dinamiche, cioe' le costanti cinetiche
> di reazione, ci accorgiamo che esistono differenze piu'
> significative: come atteso, D reagisce piu' lentamente di H.
> Cio' si riflette nei cosiddetti effetti isotopici primario
> (soprattutto) e secondario, i quali sono spesso degli
> ottimi 'tools' per decodificare un meccanismo di reazione,
> differenziandolo da altri possibili.

Anche qui concordo essenzialmente sui tuoi argomenti, penso che la chiave
siano gli effetti cinetici sulle reazioni. Per lo piu' non credo siano
enormi in termini di velocita' di reazione, ma sicuramente nel complesso
sono rilevanti. Per discutere su questo occorrerebbe pero' basarsi su
specifici studi, possibilmente in vivo e certamente piu' completi del
semplice "diamo una certa percentuale di D2O per un certo numero di giorni
e vediamo quanto campa".

Ciao, Bruno.



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Received on Thu Mar 31 2005 - 20:20:06 CEST

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