Re: dubbio impedenza caratteristica

From: Mino Saccone <mino.saccone_at_eidosmedia.com>
Date: Thu, 24 Mar 2005 13:57:37 +0100

"eltape" <eltape_at_libero.it> wrote in message
news:e8c15ec5.0503231053.1dd8c9c2_at_posting.google.com...
> l'impedenza caratteristica dipende tanto dalla capacit� quanto
> dall'induttanza specifiche del cavo. Tuttavia in tutti gli esempi che
> ho visto fin d'ora in rete si racconta sempre della solita linea lunga
> tot metri e di un generatore attaccatto in testa che varia
> improvvisamente la tensione da 0 a tot volt. Poi si ingrandisce il
> filo e si racconta che cosa succede a livello microscopico e grosso
> modo si finisce con l'affermare che data la presenza di una capacit�
> nella linea vi deve essere inizialmente una corrente che "riempie"
> tale serbatoio di cariche (scusate il linguaggio terra-terra).
> Torniamo per� alla frase iniziale: dove abbiamo lasciato l'induttanza?
> perch� non si fanno esempi anche con l'induttanza del cavo invece che
> con la capacit�? in fin dei conti � chiamata in ballo anche lei... un
> ultimo dubbio (di quelli che mi sovvengono ora): la corrente che
> scorre all'inizio per caricare elettromagneticamente la linea �
> limitata dalla resistenza dei conduttori oppure no?

L'induttanza distribuita, insieme alla capacita' distribuita, entra a
determinare la velocita' di propagazione e, quindi, entra indirettamente
nella trattazione semplificata dell'onda che si propaga e della capacita'
che si carica.

Nella trattazione completa, quella che porta all'eq. di D'Alembert,
capacita' distribuita e induttanza distribuita hanno pari dignita'.

Alla fine la velocita' di propagazione risulta essere: c = sqr(1/LC)
e l'impedenza caratteristica: R = sqr(L/C)

che come vedi danno uguale dignita' alle due grandezze.

Saluti

Mino Saccone
Received on Thu Mar 24 2005 - 13:57:37 CET

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