Re: sistema di distribuzione energia elettrica?

From: Angelo Rossi <angelo_rossi_at_mclink.net>
Date: Thu, 17 Mar 2005 19:23:52 +0100

On Mon, 14 Mar 2005 12:04:59 +0100, Mino Saccone wrote:

>
> "tazzastazzas" <tazzastazzas_at_libero.it> wrote in message
> news:636cfdba.0503121113.59f343e8_at_posting.google.com...
>> E' vero che le centrali elettriche devono riuscire a fornire energia
>> in "tempo reale"? Cio� se io accendo un lampadina a Milano in
>> quell'istante una centrale idroelettrica in Trentino genera quel
>> surplus di energia richiesto rispetto all'istante precedente
>> all'accensione della lampadina in questione? Tutti tipi di centrali
>> elettriche si comprtano alla stessa maniera, oppure i tempi di
>> risposta cambiano in funzione della tipologia? grazie.
>
> Si', proprio cosi', in tempo rigorosamente reale (una manciata di
> millisecondi).
> Quello che non si puo' stabilire con certezza e' quale o quali centrali
> erogheranno l'incremento di energia che serve a accendere la mia lampadina.
>

Si pu� per� programmare la ripartizione della potenza
attiva e reattiva tra centrali e alternatori sincroni all'interno della
singola centrale. Utilizzando controllori dotati di statismo o
compundaggio.

> In realta' il fenomeno e' un po' piu' complesso:
>
> Accendo la lampadina aumentando il carico sulla sottostazione di
> trasformazione che alimenta il mio quartiere.
>
> La tensione di tutto il quartiere diminuisce un po' (il trasformatore ha
> un 'impedenza equivalente serie non nulla) e comunque una corrente un
> po' maggiore viene richiamata a monte del trasformatore.
>
> Il carico delle lampadine dei vicini, per via della tensione un po'
> inferiore, diminuira' un po'. In altre parole i miei 100 W saranno
> parzialmente compensati dai diminuiti consumi dei vicini. A monte del
> trasformatore si richiederanno, diciamo, 90W.
>
> Questo almeno finche' il controllo automatico di tensione del
> trasformatore non decide di variare il rapporto spire per contrastare
> l'abbassamento di tensione che rischia di uscire dai limiti
> contrattuali. La mia lampadina da 100W puo' essere la goccia che fa
> traboccare il vaso e che convince il trasformatore a inserire un'altra
> spira del secondario.
>

Il cambio del rapporto di trasformazione sotto carico non � un vero e
proprio mezzo per regolare la tensione di un nodo � pi� un sistema di compensazione.
La regolazione di tensione vera e propria pu� avvenire in vari modi: in
centrale, o con le reattanze shunt ed i compensatori sincroni distribuiti
sulla rete in nodi critici della stessa.

> ...
> Questo processo di carico/regolazione si propaga a ritroso fino alle
> centrali di produzione, le quali intervengono variando la potenza
> meccanica all'asse degli alternatori. Anche qui la regolazione e' un
> processo piuttosto complicato che riguarda la stabilita' di tutta la
> rete (tutta Europa) e, a quel che ricordo, e' effettuata in maniera
> gerarchica: le centrali di grande potenza "fanno il passo" (regolano la
> frequenza tenendola a 50Hz e la tensione al valore nominale della loro
> linea) e le centrali minori si adattano via via magari entrando/uscendo
> di servizio come accade per le idroelettriche che si possono
> attivare/disattivare in tempo estremamente brevi.
>

La stabilit� delle reti elettriche dipende non solo dalle centrali e
quindi dagli alternatori sincroni, ma anche e soprattutto dalle
reattanze serie che si trovano lungo la linea che collega le centrali al
carico o ad altre reti. Ad esempio il distacco ed il cortocircuito di una
linea pu� mutare sostanzialmente la condizione di stabilit� del sistema
elettrico.

> ...

Angelo Rossi
Received on Thu Mar 17 2005 - 19:23:52 CET

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