Re: sistema di distribuzione energia elettrica?

From: Mino Saccone <mino.saccone_at_eidosmedia.com>
Date: Mon, 14 Mar 2005 12:04:59 +0100

"tazzastazzas" <tazzastazzas_at_libero.it> wrote in message
news:636cfdba.0503121113.59f343e8_at_posting.google.com...
> E' vero che le centrali elettriche devono riuscire a fornire energia
> in "tempo reale"? Cio� se io accendo un lampadina a Milano in
> quell'istante una centrale idroelettrica in Trentino genera quel
> surplus di energia richiesto rispetto all'istante precedente
> all'accensione della lampadina in questione? Tutti tipi di centrali
> elettriche si comprtano alla stessa maniera, oppure i tempi di
> risposta cambiano in funzione della tipologia? grazie.

Si', proprio cosi', in tempo rigorosamente reale (una manciata di
millisecondi).
Quello che non si puo' stabilire con certezza e' quale o quali centrali
erogheranno l'incremento di energia che serve a accendere la mia lampadina.

In realta' il fenomeno e' un po' piu' complesso:

Accendo la lampadina aumentando il carico sulla sottostazione di
trasformazione che alimenta il mio quartiere.

La tensione di tutto il quartiere diminuisce un po' (il trasformatore ha un
'impedenza equivalente serie non nulla) e comunque una corrente un po'
maggiore viene richiamata a monte del trasformatore.

Il carico delle lampadine dei vicini, per via della tensione un po'
inferiore, diminuira' un po'. In altre parole i miei 100 W saranno
parzialmente compensati dai diminuiti consumi dei vicini. A monte del
trasformatore si richiederanno, diciamo, 90W.

Questo almeno finche' il controllo automatico di tensione del trasformatore
non decide di variare il rapporto spire per contrastare l'abbassamento di
tensione che rischia di uscire dai limiti contrattuali. La mia lampadina da
100W puo' essere la goccia che fa traboccare il vaso e che convince il
trasformatore a inserire un'altra spira del secondario.

Naturalmente tutto questo avviene al contrario quando si spegne un'utenza.

Questo processo di carico/regolazione si propaga a ritroso fino alle
centrali di produzione, le quali intervengono variando la potenza meccanica
all'asse degli alternatori. Anche qui la regolazione e' un processo
piuttosto complicato che riguarda la stabilita' di tutta la rete (tutta
Europa) e, a quel che ricordo, e' effettuata in maniera gerarchica: le
centrali di grande potenza "fanno il passo" (regolano la frequenza tenendola
a 50Hz e la tensione al valore nominale della loro linea) e le centrali
minori si adattano via via magari entrando/uscendo di servizio come accade
per le idroelettriche che si possono attivare/disattivare in tempo
estremamente brevi.

Tutto questo serve a gestire in modo affidabile la complessa rete elettrica
europea. Quest'ultima, comunque, non essendo in grado di immagazzinare
energia, e' costretta in ogni istante a distribuire esattamente quella
prodotta a meno di transitori, comunque brevissimi.

Saluti

Mino Saccone
Received on Mon Mar 14 2005 - 12:04:59 CET

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