Re: Furgone relativistico
[Elio Fabri:]
>Non sono sicuro di aver capito che conto hai fatto, anche perche' hai
>usato notazioni insolite (per es. per gli indici in alto, che e'
>usuale scrivere comne u^a
OK, scusa, non ho mai usato il Latex e ricordavo male. Se mi
dai qualche altra dritta (come si scrivono le lettere greche?
E gli operatori differenziali? Va bene dx/dt?) ti espongo il
calcolo che ho fatto senza imporre notazioni strampalate
(anche se te lo puoi facilmente immaginare, v. dopo).
>Se non mi dici che cosa intendi con a, non so se sia giusta o
>sbagliata.
>
>In fondo e' qui che mi sono bloccato io: come si definisce in un caso
>del genere l'accelerazione?
>
>Puo' darsi che la difficolta' non ci sia nell'approssimazione di campo
>debole, che io non avevo fatto (provero').
Ecco, e` anche per cose del genere che ho scritto che la
formula che ho ottenuto puo` ben essere sbagliatissima. Ho
letto poco di quel libro e troppo tempo fa, quindi potrei
facilmente avere commesso qualche ingenuita` concettuale.
Il problema di cui parli per esempio non mi aveva neanche
sfiorato. Il fatto e` che l'O&R e` l'unico testo che ho ed
introduce l'approssimazione lineare non come ultima cosa per
semplificare i calcoli, ma come prima cosa, ricavandola come
teoria di campo (compatibile RR) in spazio piatto e
presentandola come un'approssimazione che non tiene conto del
fatto che il campo, avendo energia, gravita a sua volta. La
usa anche per calcolare la deflessione della luce. Le
equazioni esatte di Einstein vengono ricavate solo svariati
capitoli dopo, e a quel punto si mostra al lettore che, dati
gli effetti su metri e orologi, lo spazio piatto da cui si
era partiti e` inosservabile (per la verita` a questa parte
del libro non sono ancora arrivato).
Per inciso, ho la vaga sensazione che O&H non amino troppo
l'interpretazione geometrica.
>Lo stesso problema ce l'ho per il resto del tuo conto: tu calcoli la
>forza come se si potesse applicare la RR.
>Di nuovo: forse in campo debole e' giusto, ma per il momento non ci
>vedo chiaro.
Figurati io. :-(
>> A proposito, gia` che parliamo di queste cose, e` un po' che
>> mi chiedo: quanto vale T\i\j in un barione? Suppongo non
>> valga la pena di tenerne conto, ma nel libro non ho visto una
>> stima.
>Non ho capito la domanda.
>Vorresti trattare l'interno di un barione come un sistema continuo
>classico?
Be', diciamo non continuo ma classico, se invece � pure
quantistico va anche meglio. :-)
Nella mia totale ignoranza di QCD, mi sono semplicemente
posto il problema di quanta parte della massa di protoni e
neutroni derivi da energia cinetica dei suoi costituenti. I
tre quark in se' sono leggerissimi, quindi il grosso della
massa deve venire da qualche altra parte (suppongo perloppiu'
dai campi). Non so che frazione sia di natura cinetica,
suppongo poca, ma se fosse rilevante, ho il sospetto che
bisognerebbe tenerne conto in qualche modo. Anche la
pressione gravita...
Ciao
Paolo Russo
Received on Tue Mar 08 2005 - 20:33:06 CET
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