On 10/12/19 17:51, Elio Fabri wrote:
> Vedo che la discussione continua, secondo me senza costrutto.
> Tra l'altro si è aperto un filone laterale: quello di Peppa
> Pig e gli
> specchi.
> Qui ho qualcosa di preciso da dire, ma lo scriverò in un
> altro post
> per cercare di tenere un po' di ordine.
> Resto quindi per ora alla domanda iniziale ed evito di
> allargare il
> discorso. Per es. non partecipaerò a discussioni sul
> significato di
> "spiegazione".
>
> Giorgio Pastore ha scritto:
>> Non era la mia obiezione. Come la poni tu è la versione
>> "castrante"
>> rispetto alla curiosità nei confronti del fenomeno naturale.
> L'induzione e.m. sarebbe un fenomeno naturale?
>
> Il problema centrale, secondo me, è che Giulia non ha
> risposto alla
> mia domanda, che ripeto:
> - che cosa intendi con "bambini"? Età?
boh, anche a 14-15 anni fino a 16 la situazione non cambia
molto. Vengono distratti da troppo altro per avere tempo e
voglia di osservare la natura. O meglio, da altri aspetti
della stessa.
>
> La risposta di Giorgio non mi soddisfa:
>> La mia risposta era indipendente dall'età precisa del bambino
> Questo non va bene, perché ci sono enormi differenze - anche
> solo
> nell'arco della scuola primaria - su quello che un bambino puà
> chiedere, quali risposte può capire, e anrcor prima quali
> osservazioni
> può fare e come elaborarle.
>
>> inoltre, per l'argomento proposto, immagino sia entro un
>> intervallo di
>> età probabilmente dimezzato rispetto a quello che indichi
>> sopra).
> Non so come fai a dirlo.
> In realtà ci sarebbero altre domande:
> 1) Che vuol dire "bambini"? Stiamo parlando di una classe, o
> di qualche
> altra situazione?
> 2) Come nasce l'interesse per l'induzione e.m.?
> - Da una richiesta dei "bambini"? (mi pare poco plausibile).
beh, arrivano le domande più svariate, ma sicuramente non
pre-esistono le categorie di pensiero di sfondo che possano
a formularne di così ben circostanziate. Le domande normali
partono sempre o da cose viste nei film o da cose
riscontrate dai sensi e esperienze. Non sono molto spesso
formulate da catene di ragionamenti astratti.
Ma è ovvio, questo non è un limite, è normale
> - Da un'iniziativa di un insegnante? (non faccio commenti).
e ti imito sennò qualcuno sporge querela contro ignoti :)
>
> Comunque ritengo del tutto insensato parlare d'induzione
> e.m. anche
> ben oltre, intendo scuola media.
idem. Fino in seconda superiore ci sono molti studenti che
alle richieste di costruire pentagoni, esagoni, eptagoni
(riferisco, io non faccio disegno), produce sgorbi
indistinti con un numero di lati arbitrario e imprecisato,
di lunghezze arbitrarie e non costanti, con angoli random,
talvolta anche spezzate aperte, talvolta lasciati in bianco
semplicemente.
Di che cavolo si discuta su come avvicinarli a fenomeni
complicati non lo so.
Non si va molto lontano col materiale che c'è e soprattutto
con la motivazione dietro.
> Considererei pregiudiziale una certa familiarità coi fenomeni
> elettrici più semplici: corrente elettrica, effetti,
> rivelazione...
> E da un altro lato: familiarità osservativa con magneti e
> quel che
> segue.
> E' implicito in quanto detto che non riesco a capire il
> senso di una
> domanda secca sull'induzione e.m.
> Avrebbe solo senso (se stessimo parlando di un percorso
> scolastico)
> chiedere cosa, quanto, come affrontare questo campo
> (vastissimo) di
> fenomeni e a quale livello scolare.
>
> Sono risolutamente contrario a tutte le "spiegazioni" a base di
> analogie e metafore (il famoso "è un po' come se" di Piero
> Angela).
> Quelle non sono spiegazioni, in nessun significato utile del
> termine.
sono d'accordo su singoli casi o in disaccordo ancora su
singoli casi. Dipende dall'affinità.
Ad es. a me non dispiace tanto, immagino che ti e vi farà
inorridire ed aggricciare la pelle, un'analogia che ricalca
un po' i primi disegni di Ampere sullle correnti dei metalli
magnetizzati in cui un cilindro si può immaginare come una
spira percorsa da corrente nel perimetro esterno e dove
dentro le microspire si elidono, ebbene, una metafora
ispirata a questa in cui per capire l'origine dell'effetto
magnetico di un elettrone lo paragono ad una microspira di
corrente per il fatto di ruotare.
Anche certi paragoni idraulici tra circuito idraulico e
elettrico non mi dispiacciono, certamente non tutti, in
contesti circoscritti.
Invece ho sempre detestato, perché non mi ha dato niente, il
lenzuolo teso con il peso che lo incurva per la curvatura
dello spazio tempo.
Ecco lì proprio lo scollamento tra rappresentazione, banale,
e realtà, assolutamente inesplicabile per il non fisico,
diventa totale e sterile
> Il peggio è che non di rado vengono prese per buone,
> acquetano il
> richiedente, che s'illude di aver capito qualcosa.
è questa l'essenza ultima della sQuola come customer-care
service, l'utontocrazia.
Se non vengono acquetati la sQuola manca al suo dovere primo
: soddisfare e ottenere il gradimento.
Importante che arrivino a casa tardo pomeriggio, già
mangiati, già giocati e senza compiti.
>
--
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
Received on Tue Dec 10 2019 - 19:02:44 CET