Re: le tipologie di petrolio

From: Soviet_Mario <SovietMario_at_CCCP.MIR>
Date: Tue, 10 Dec 2019 19:15:24 +0100

On 10/12/19 16:19, studioso di fisica wrote:
>

> Quindi adesso che rifletto sulle cose che scrivi (sempre interessanti e ricche di spunti): è per questo che le petroliere, dopo ogni scarico di petrolio, vengono accuratamente lavate?
>
> Per evitare contaminazioni fra le varie qualità che trasportano di volta in volta?
>

non ti so rispondere .... ho la sensazione che possa
trattarsi anche di altro (assumendo che le rotte siano
ripetute e/o che il grado di contaminazione da miscelazione
così rilevante rispetto al volume portato).

Siccome impiegano tempi lunghi (settimane, talvolta mesi
penso) è possibile (non lo so per certo bada sto facendo
un'ipotesi) che si crei una qualche sorta di stratificazione
e magari che qualche componente che era stato sciolto nella
massa calda possa cominciare a cristallizzare. Se fosse vero
si potrebbero poi intasare griglie, pompe, tubi etc.

Se avrò tempo controllerò, ma non ho la certezza che quel
che era stato vagamente omogeneo a T abbastanza alta nel
sottosuolo rimanga omogeneo a T normale ambiente o fresco a
tempo indeterminato o cmq per qualche settimana.
Ho come la sensazione che alcuni costituenti lentamente
potrebbero cristallizzare e posarsi.
Ad es. ci sono frazioni, limitate, di IPA (idrocarburi
aromatici polinucleari, tipo fenantrene, antracene, e anche
superiori, tracce di pireni e altri), che dovrebbero avere
una solubilità modesta specialmente in petroli molto
alifatici e poco aromatici, per non parlare di tracce di
composti un po' più ossidati (che restano poi nel bitume)
tipo acidi carbossilici, chinoni.

Però non so né se sia vero né che tempi richieda.

Ignoro anche se il petrolio caricato e in che misura sia
stato "essiccato" e in che misura eventuali residui
potrebbero favorire o nascondere magari arrugginimento del
vessel.
per cui boh, penso che anche solo per fare controlli e
ispezioni non si possa lasciare troppa melma nera adesa a
scolare. Le petroliere hanno vite di servizio attivo molto
lunghe (parecchi decenni)

Cmq tutti gli apparecchi pompanti e i punti di filtraggio
vanno sicuramente lavati e sgrassati.
Boh ... sorry

ah ... ignoro la T della miscela in carico come pure la T
finale allo scarico. Sarebbe interessante stabilirlo. Un
simile volume, insieme alla pessima conducibilità e alla
viscosità che sfavorisce la convezione, unita al fatto che
oggi molte superpetroliere sono doppio scafo e hanno pochi
ponti termici con l'acqua, potrebbe significare che anche in
un viaggio di settimane non si verifichi un raffreddamento
poi così saliente come avevo ipotizzato. Quindi ci sono
varie incognite per me


-- 
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
Received on Tue Dec 10 2019 - 19:15:24 CET

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Wed Sep 18 2024 - 05:10:13 CEST