Bruno Chiarlo
Il comportamento dualistico (onda/corpuscolo) della singola particella
sub-atomica: fenomeno simultaneo o alternante?
o o o o o o o o o o o o o
Secondo l'interpretazione ortodossa quanto-meccanica ogni particella
sub-atomica presenta simultaneamente manifestazioni ondulatorie e
corpuscolari. E' lo strumento di osservazione e misura che risolve
l'ambiguit� determinando la transizione dalla virtuale simultaneit�
all'attualit� dell'uno o dell'altro comportamento.
Quanto viene qui proposto, pur rientrando pienamente nei principi di
probabilit� e indeterminazione della Fisica Moderna si basa sull'ipotesi che
i due antitetici aspetti anzich� essere contemporanei si alternino
perennemente a velocit� elevatissima.
Si premettono al riguardo alcune considerazioni di carattere fisico
generale.
 In ogni sistema fisico (dall'ultramicro- al macro- ) sono
perennemente presenti le due fondamentali forme energetiche, la cinetica e
la potenziale, tra loro costantemente in equilibrio dinamico e quindi
reversibile.
 Il netto divario metodologico tra il campo classico-deterministico
e quello moderno-quantomeccanico indurrebbe a ritenere altrettanto
nettamente distinte le rispettive fenomenologie. In realt�, per certi
aspetti, il passaggio dai macro- ai microsistemi avviene con una certa
gradualit� anche comportamentale, oltre che dimensionale e strutturale. Ad
es., la manifestazione ondulatoria, pressoch� inavvertibile nei
macrosistemi, � gi� chiaramente osservabile nelle strutture cristalline e
macromolecolari e, procedendo verso i microsistemi atomici e sub-atomici,
diventa sempre pi� rilevante.
 Nei macrosistemi la condizione di stabilit� viene raggiunta, come �
noto, tramite un equilibrio dinamico, reversibilmente oscillante attorno ad
un minimo energetico, caratterizzato da un continuo interscambio
materia/energia con modalit� e velocit� notevolmente variabili . Ne sono un
esempio in campo chimico-fisico gli equilibri "mobili" rientranti nel
Principio di Le Chatelier.
Anche le interconversioni tra varie forme energetiche, compresa quella
cinetico/potenziale, sono
da raffigurare come processi tendenti in ogni sistema al raggiungimento
della stabilit�.
Nei microsistemi rivestono fondamentale importanza al riguardo le cosiddette
"particelle di scambio". Il "legame chimico" si basa su uno scambio
interatomico di coppie elettroniche; il "legame nucleare" richiede
l'intervento di "forze di scambio" riferibili alla presenza di particelle
instabili, i Pioni (Yukawa), che oscillano continuamente a velocit�
altissima tra i Nucleoni; i Gluoni spiegano le interazioni forti tra i Quark
oscillando tra gli stessi alla velocit� della luce.
Esiste dunque in campo fisico una stretta relazione tra tendenza alla
stabilit�, equilibrio
energetico e fenomeno oscillatorio. Quest'ultimo si manifesta nel mondo
sub-atomico, pur nei
suoi molteplici aspetti, con la peculiarit� dell'altissima frequenza.
Premesso quanto sopra si propone la seguente ipotesi.
Il "dualismo" onda/corpuscolo, manifestato dalla singola particella
sub-atomica, potrebbe interpretarsi come l'effetto di una oscillazione
cinetico-potenziale del contenuto energetico della particella stessa. Non si
tratterebbe pertanto di un fenomeno di "sovrapposizione" degli aspetti
ondulatori e corpuscolari bens� di un fenomeno "interno" di alternanza
cinetico-potenziale a frequenza talmente elevata da manifestarsi
esternamente con effetti praticamente simultanei.
Si suppone quindi:
a) che il meccanismo equilibratore interno responsabile della stabilit�
delle particelle sub-atomiche dotate di massa (Elettrone, Protone, Neutrone,
ecc.) sia quello di una continua, regolare, rapidissima oscillazione
cinetico/potenziale del loro contenuto energetico, oscillazione tra opposti
valori "limite" invalicabili;
b) che lo squilibrio energetico, provocato nel sistema oscillante dallo
spostamento delle due alternanti forme energetiche verso i rispettivi valori
massimi, costituisca la condizione critica che impone l'immediata opposta
trasformazione;
o) che la manifestazione ondulatoria mostrata dalle particelle sub-atomiche
dipenda esclusivamente dal suddetto meccanismo alternante interno;
e inoltre, per quanto concerne in particolare il Fotone (particella priva di
massa a riposo),
d) che un "addensamento" di energia cinetica nella particella viaggiante
venga inteso come "tendenza ad un accumulo potenziale";
e) che nel "massimo" della manifestazione ondulatoria ("massimo" della
espansione cinetica) esista la massima probabilit� di presenza del Fotone
come granulo di energia cinetica, mentre solo nel brevissimo attimo del
"massimo" addensamento energetico (punto "minimo" dell'onda) la particella
viaggiante mostri un effettivo "comportamento corpuscolare".
Il tragitto del Fotone nello spazio risulterebbe quindi punteggiato da una
serie ininterrotta di periodici brevissimi ma netti comportamenti
corpuscolari aventi la stessa frequenza dell'onda . Il distacco cronologico
tra gli opposti effetti dell'alternante processo interno, pur essendo
estremamente esiguo, sarebbe sufficiente a rendere nettamente distinte le
due manifestazioni esterne : onda e corpuscolo.
Osservazioni sugli aspetti quantitativi dell'ipotesi
a) Il supposto moto oscillatorio cinetico/potenziale non interferisce sulla
velocit� del Fotone viaggiante nello spazio trattandosi di un fenomeno
"interno".
b) Le grandezze del fenomeno ondulatorio (velocit�, lunghezza d'onda e
quindi frequenza), fenomeno qui attribuito alla suddetta oscillazione, sono
quelle stesse che la Fisica Classica ha sperimentalmente stabilito per la
radiazione luminosa.
c) Il fenomeno ondulatorio nell'ipotesi qui proposta presenta le stesse
caratteristiche fisiche descritte dalla Fisica Classica. Infatti il
"comportamento corpuscolare" risulta insito nel fenomeno ondulatorio stesso,
pur essendone protagonista per un tempo estremamente esiguo; un "tempuscolo"
che nella pienezza del "momento corpuscolare" corrisponde al massimo
"addensamento" energetico (qui considerato, � bene ripeterlo, come "massima
tendenza verso un contenuto potenziale").
Si possono pertanto concludere queste prime osservazioni rilevando che
l'ipotesi in oggetto:
a) non richiede controlli sperimentali n� particolari trattazioni
matematiche perch� le grandezze fisiche coinvolte sono quelle ben note del
fenomeno ondulatorio;
b) non contiene "variabili nascoste" perch� nulla interviene a modificare
quanto � gi� fisicamente noto nel campo ondulatorio;
c) rientra compiutamente nei limiti imposti dal Principio di
indeterminazione di Heisenberg in quanto non interferisce nelle
manifestazioni esterne che sono legate alla "probabilit� di presenza" ma fa
unicamente riferimento ad un presunto fenomeno oscillatorio "interno" al
microsistema.
Riferimenti a due discussi fenomeni e relative considerazioni
1 - Il Fotone e l'esperimento delle due fenditure
Da una sorgente luminosa viene diretto un singolo Fotone contro uno schermo
fotosensibile. Tra sorgente e schermo � interposta una piastra recante due
sottili fenditure molto ravvicinate. Il Fotone, granulo di pura energia
cinetica, passerebbe, secondo l'interpretazione ortodossa quantomeccanica
("Principio di sovrapposizione degli stati"), attraverso una sola delle due
fenditure come corpuscolo (lo dimostra l'impatto sullo schermo) ma
contemporaneamente le attraverserebbe entrambe come "onda", (lo dimostrano
le frange d'interferenza). Il quanto di luce parteciperebbe quindi
simultaneamente a entrambe le possibilit�.
Secondo l'ipotesi qui esposta lo svolgersi dell'esperimento viene
interpretato nel modo seguente, considerando per semplicit� i due casi
limite:
l) il Fotone giunge alle due fenditure aperte nella fase di "massimo
addensamento energetico": il passaggio avviene attraverso l'una o l'altra
manifestando un effettivo comportamento corpuscolare
2) il Fotone giunge alle due fenditure aperte nella fase di forte prevalenza
cinetica. Il fronte d'onda, abbracciandole entrambe, le attraversa
contemporaneamente producendo le note immagini di interferenza. In questo
caso non si creerebbe il problema "attraverso quale delle due fenditure �
passato il Fotone ?", quesito ineludibile se il fenomeno dualistico si
manifestasse simultaneamente.
Quando una sola delle due fenditure fosse aperta il Fotone transiterebbe
mantenendo intatto il suo alternante dualismo (nessun fenomeno di
interferenza) e colpirebbe lo schermo lasciandovi il segno del suo
comportamento corpuscolare.
2 - L'effetto fotoelettrico
L'estremamente rapida periodicit� dell'ipotizzato "addensamento energetico",
in grado di attribuire al Fotone un altrettanto estremamente rapido
comportamento corpuscolare, potrebbe spiegare bene l'immediatezza
dell'effetto fotoelettrico calcolato in 10‾9 secondi dal momento
dell'urto della particella sulla lastra metallica. Un granulo di pura
energia cinetica dispersa su tutto il fronte dell'onda non potrebbe in un
tempo cosi breve accumularsi nel punto ove � localizzato l'Elettrone
protagonista del fenomeno, ed espellerlo.
Considerazioni conclusive
Responsabile del comportamento dualistico del Fotone e di altre particelle
subatomiche sarebbe, secondo questa ipotesi, un unico fenomeno in atto "ab
origine" nell'ambito delle stesse: la stabilizzante oscillazione
cinetico/potenziale del loro contenuto energetico. Un'oscillazione con
frequenze sempre pi� elevate col progressivo diminuire della massa e
l'aumentare della componente cinetica.
Non quindi simultaneit� di due antitetici fenomeni ma unico fenomeno
oscillatorio cui la
manifestazione "corpuscolare" partecipa quale componente fugacissimo ma
palese e fisicamente significativo.
Il "richiamo" potenziale, perenne ritmica interruzione della espansione
cinetica nella manifestazione ondulatoria, oltre a costituire un'immagine
"realistica" in grado di spiegare in termini elementari la "granularit�"
dell'energia radiante, offre anche un sostegno all'assioma che il Fotone non
disperde la propria energia cinetica viaggiando nello spazio.
L'oggetto della presente nota, nei suoi limiti concettuali ed espositivi,
intende essere unicamente un tentativo per proporre un'alternativa
all'enigmatico "Principio di sovrapposizione degli stati", interpretazione
della Meccanica Quantistica ampiamente ma non unanimemente accettata nel
mondo scientifico.
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Received on Tue Mar 01 2005 - 10:22:03 CET