Re: paradosso di Olbers

From: Paolo Avogadro <paolo_avogadro_at_libero.it>
Date: Mon, 28 Feb 2005 21:58:33 GMT

>
>>Qualcuno � in grado di chiarirmi quali
>>sono gli altri modi di
>>risolvere il paradosso di Olbers?
>
>
> La Cosmologia del big-bang risolve il paradosso di Olbers alla radice,
> ammettendo un'et� finita (circa 14 miliardi di anni) per la fase calda e
> compresa (Hot Universe) da cui si sarebbe originato l'Universo attuale.
> L'et� finita comporta, indipendentemente dal fatto che l'Universo sia
> finito o infinito, la finitezza dell'orizzonte (dell'ordine di ct) e
> quindi di un numero finito di stelle al proprio interno.
>
> La soluzione ricordata da Frova (tramite il redshift) � indispensabile per
> risolvere il paradosso di Olbers all'interno della cosmologia dello stato
> stazionario che, prevedendo un Universo infinito nel tempo e nello spazio,
> necessita di un meccanismo in grado di assorbire l'energia infinita emessa
> dalle stelle.
>
> Saluti,
> Aleph

ciao
una volta giocando col suddetto paradosso (dato che sono un po' un
bastian contrario) mi son domandato se fungesse realmente.
Mi son fatto un modellino fatto di stelle tutte della medesima grandezza
e omogeneamente distribuite nell'universo. L'energia che arriva sulla
terra diventa infinita perch� si sommano le energie emesse da tutte le
stelle(la potenza al metro quadro viene proporzionale all'inverso del
quadrato della distanza mentre il numero di stelle a distanza r �
proporzionale a r^2 e cos� l'integrale del modellino diverge). Ho per�
supposto che le stelle "facessero ombra", cio� ho supposto che non
potesse pervenire la luce di una stella che fosse dietro ad una pi� vicina.
Con qualche approssimazione mi � risultato che la luce totale ricevuta
non era pi� infinita!
Il calcolo non sar� proprio ortodosso ma ho cercato di stimare se ci
fosse una "distanza massima" da mettere nell'integrale per calcolare
l'energia sulla terra.
La mia stima � stata la seguente 4 pi= int_0 ^Rmax A/r2 4 pi r^2 rho
dr pi � pi greco; A= area del disco solare(A/r^2 � quindi l'angolo
solido occupato dalla stellina), rho � il numero medio di stelle per
unit� di volume(qui ho palesemente inventato, pensando che le distanze
tra galassie sono dell'ordine del Mpc ho messo una galassia come la Via
Lattea al Mpc^3); in pratica mi son chiesto a che distanza si deve
guardare per avere tutto l'angolo solido coperto da stelle.In questo
modellino ho supposto che le stelline si mettessero diligentemente in
modo tale da riempire tutto l'angolo solido e non sovrapporsi mai.
Con tali ipotesi solo le stelle presenti entro un certo volume
contribuiscono a illuminarci e quindi il paradosso perde un sacco di
potenza(direi che ne perde un'infinit�) e basta magari un po' di polvere
a oscurarlo ulteriormente!
ciao
   Paolo
P.S.:
per la cronaca lo strano numero che mi viene come "orizzonte visivo" �
di circa 6 10^9 Mpc.riciao
Received on Mon Feb 28 2005 - 22:58:33 CET

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Fri Nov 08 2024 - 05:10:21 CET