Re: Osservare la funzione d'onda?
"Lorents" <uyt_at_spam.com> wrote in message
news:8TPQd.37136$QG6.642956_at_twister2.libero.it...
> (1) D.M. Villeneuve et al. , Tomographic imaging of molecular orbitals,
> Nature vol. 432, pagg. 867-71 (16 dec 2004)
Bell'argomento.
> In questo articolo gli autori dichiarano di avere ottenuto immagini
> dell'HOMO (highest occupied molecular orbital) della molecola di azoto
N_2.
Secondo me, interpretando la ricostruzione come una media su un numero
sufficiente di misure, non ci sono grossi problemi di principio. Mi sembra
chiaro che non possiamo aspettarci di osservare *la funzione d'onda*, come
oggetto fisico a se' stante. Tuttavia, a mio parere, pensando ingenuamente
di misurare ripetutamente ad esempio la posizione di un elettrone dentro una
buca di potenziale (un esempio a caso), ottenendo quindi una statistica che
ti dica tipo 10 volte l'abbiamo osservato tra x e 2x, 20 volte tra 2x e 3x,
50 volte tra 3x e 4x, eccetera, si puo' a posteriori ricostruire la densita'
di probabilita' e quindi la "funzione d'onda".
> Come � possibile osservare un "oggetto matematico"?
Infatti secondo me non si osserva un oggetto matematico. Si ricostruisce un
oggetto matematico da una serie di misure fisiche, che nel caso
dell'articolo non ho ben compreso cosa siano esattamente, ma che sono
comunque correlate all'emissione di fotoni. In gran numero.
> Anche questo � in contrasto con le mie (limitate, per carit�) conoscenze.
Se
> ci si attiene all'idea che ci� che � "reale" � la funzione d'onda a molti
> corpi (cio�, nel caso di una descrizione a particella indipendente tipo
HF,
> il determinante di Slater degli orbitali), allora la forma individuale
degli
> orbitali non pu� essere considerata come "reale", visto che gli orbitali
> possono essere mescolati fra loro da una trasformazione unitaria lasciando
> invariato il det. di Slater
Questo secondo me e' ancora meno un problema. Quello che si "misura" (o
meglio "ricostruisce") e' la funzione d'onda appunto dell'elettrone nello
stato in cui e'. Se e' nella molecola, si ricostruira' l'orbitale
molecolare, non il 2p1 (o quel che sia) dell'atomo.
Nota che la misura di "distribuzioni di carica interatomica" che si fanno
ormai di routine con metodi di diffrazione e microscopia di vario genere,
sono una cosa molto simile. Si ricostruisce da una serie di misure la forma
della funzione d'onda nel materiale, al punto che si dice, forse in effetti
impropriamente, che "vediamo il legame covalente", o cose simili. In
effetti, dalle immagini pare proprio di vederlo. Ma ci vuole cautela, e
bisogna tenere in mente quello che e' fisica da quello che e'
rappresentazione pittoriale (ma dillo ai finanziatori!...)
> "[...] we measure the actual three-dimentional wavefunction of a single
> electron orbital of a molecule."
Si, non mi sconvolge piu' di tanto.
Bye
Hyper
Received on Fri Feb 25 2005 - 00:41:07 CET
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