Il giorno sabato 14 dicembre 2019 12:06:02 UTC+1, Elio Fabri ha scritto:
> CarloStudente ha scritto:
> > Ritengo interessante invece far cose del tipo: far arrotolare ai bimbi
> > un filo a mo' di bobina, collegare agli estremi un led, inserire un
> > magnete all'interno, estrarlo con rapidità e vedere che il led fa un
> > lampo, lasciarli giocare con i vari elementi; non mi sognerei nemmeno
> > di propinargli un ben che minimo modello teorico (analogie varie).
> Interessante sì, ma non si può fare senza un po' di preparazione.
> Per l'esempio che fai: ci hai provato?
> Oppure, visto che sei ingegnere elettronico, sapresti stimare quante
> spire, che magnete, che cosa vuol dire "rapidità"?
>
> Poi c'è un altro punto delicato, di altro genere: il "lasciarli
> giocare".
> Questo è un discorso molto difficile.
> Un buon insegnante deve lasciar giocare i banbini, ma non abbandonati
> a loro stessi.
> Deve avere una qualche idea di che cosa potrebbe succedere, essere
> capace d'intervenire per farli uscire da vicoli ciechi, indicare prove
> interessanti...
> Il tutto senza suggerire le risposte, senza spingere la ricerca in una
> precisa direzione.
>
> Sebbene sia solo parzialmente attinente, per capire meglio il mio
> pensiero potresti leggere
> http://www.sagredo.eu/candela/candel45.pdf
>
>
> --
> Elio Fabri
Ci ho provato l'anno scorso alla fine dell'anno con i ragazzi di 14 anni (2 Istituto tecnico agrario) non più bambini quindi. Con un po' di tempo ovviamente dovrei saper fare le stime (di N spire, dimensioni, tipo di magnete ecc.. velocità del magnete necessaria per accendere il led). Ovviamente ad alcune considerazione i ragazzi sono arrivati da soli ( polarità del led , verso di movimento del magnete, o della bobina ecc). Una cosa però: con avvolgimenti "fai da te" hanno visto che applicando un voltmetro esso misurava qualcosa che dipendeva dal numero di avvolgimenti, ma per riuscire a vedere la luce del led è servita una bobina bella pronta, altrimenti sarebbero ancora là ad avvolgere. Ricordo di aver avuto un momento di panico, quando hanno chiamato il "qualcosa" che misuravano col voltmetro "differenza di potenziale". Ecco, in quel momento ho avuto chiara coscienza di quanto pieno di insidie sia l'elettromagnetismo (classico)!
Ciao
Carlo
Received on Sat Dec 14 2019 - 19:25:48 CET