Re: energia fatta in casa?
jamojamo wrote:
> la mia mente irrequieta � in costante fermento alla ricerca di qualche
> metodo per sfruttare in maniera pi� proficua l'energia a livello
> domestico. Ad esempio mi sono chiesto se esiste qualche metodo per
> accumulare l'energia elettrica durante la notte che costa meno per poi
> utilizzarla il giorno o i giorni successivi.
Direi che con tutta probabilit� i problemi di efficienza (perdite di
energia nelle fasi di carica, scarica e stoccaggio) e il costo inziale e
di mantnemento dell'apparato (qualsiasi essosia) renderebbero al cosa
assai sconveniente economicamente.
D'altronde credo sia il motivo per cui l'energia costa (anzi, pu�
costare, dato che solo i nuovi contatori elettronici hanno permesso
all'Enel, da un po' di tempo a questa parte, di applicare tariffe
differenziate) meno di notte che di giorno: l'Enel cerca in questo modo
di spostare una parte dei consumi dalla fascia diurna a quella notturna,
cos� da diminuire le differenze tra la richiesta di girono e di notte.
Se esistesse un modo efficiente ed economico per immagazzinare l'energia
ed usarla quando serve, sarebbero loro i primi ad utilizzarlo per avere
una riserva a disposizione nei momenti di maggior richiesta, riserva che
potrebbero poi ricaricare nei momenti di richiesta pi� bassa.
In realt� una cosa del genere si fa con le centrali idroelettriche:
quando la richiesta � bassa, l'energia prodotta in eccesso si usa per
ripomapare acqua nel bacino. Non pensare per� che questo processo non
implichi una dispersione di energia (non so dirti in percentuale, ma
immagino sia piuttosto elevata).
> Oppure se si riesce a
> ricavare energia elettrica o di qualche altra natura dai caloriferi o
> dalla stufa.
Devi tener presente che l'energia � sempre energia, sotto qualunque
forma tu la veda: se tu usassi in qualche modo il calore dei termosifoni
per produrre energia elettrica, inevitabilmente i termosifoni
scalderebbero di meno le stanze, oppure le scalderebbero ugualmente ma
la caldaia consumerebbe di pi�...
Il fatto � che se trovi il modo di recuperare un'energia _che va
sprecata_ trasformandola in uan forma di energia sfruttabile, ha fatto
una cosa buona (anche se l'efficienza � bassa): in tutti gli altri casi
ti stai prendendo in giro, perch� non fai altro che trasformare
un'energia gi� sfruttabile (ad esempio il calore dei termosifoni) in
un'altra forma, con lo svantaggio che in questo processo perdi
(irrimediabilmente) energia.
> Ogni tanto mi saltella nella mente anche l'idea di
> produrre energia elettrica tramite cyclette: nei giorni di pioggia, in
> cui non posso uscire con la bici, potrei mettermi a fare cyclette in
> casa e nel contempo ricavare qualche forma di energia, meglio se
> accumulabile e non da sfruttare all'istante.
Questo puoi farlo, dato che quella � energia che tu comunque
sprecheresti (portare una bici e te stesso in cima ad un monte e poi
tornare a casa consuma energia, ma non accedne lampadine!)
Il problema � la quantit� di energia che potresti produrre; facciamo un
conto a spanne, usando per� un esempio pi� facile rispetto alla
bicicletta: una passeggiata in montagna.
Se tu fai mille metri di dislivello (passeggiata di media difficolta per
uno allenato, che impieghera probabilmene un paio d'ore), e pesi 70 Kg
(magari pesi meno!), accumuli un energia potenziale di circa 700.000
joule, ovvero circa 0,194 kWh. Questa � l'energia che ti serve per
accendere una lampadina da 100 watt per un paio d'ore...
In relat� il conto potrebbe essere sbagliato anche di molto, ma ti da
un'idea vaga sull'ordine di grandezza della quantit� di energia che
potresti produrre...
Ciao
Giacomo
Received on Wed Feb 16 2005 - 15:06:17 CET
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