Michele Pendin ha scritto:
> La legge di newton per un corpo di massa variabile si scrive
> F = dp/dt = d/dt[m(t)*v(t)] = (dm/dt)*v + (dv/dt)*m
> (ho tralasciato i simboli dei vettori...).
> Ora, se io considero un punto a massa variabile avente velocit�
> costante, debbo sopprimere il termine (dv/dt)*m, e l'equazione sopra
> rimane F = (dm/dt)*v .
> Cosa significa? Che forza � questa? da dove proviene? A cosa serve?
Quella non � una forza particolare.
Vediamo bene cosa significa la seconda legge della dinamica nel senso pi�
preciso in cui lo usi tu (non F=m*a, ma F=dp/dt).
Essa dice che la somma delle forze agente su un corpo � uguale alla
derivata della quantit� di moto rispetto al tempo.
Cio�, le forze fisiche stanno a sinistra, a destra c'� l'effetto che
producono, cio� dp/dt.
Faccio un esempio: un sasso legato a una fune viene fatto ruotare
circolarmente e uniformemente. Sappiamo che un corpo pu� muoversi di moto
circolare (uniforme) solo se c'� una forza rivolta verso il centro della
circonferenza tale che F=m*v^2/R. A destra hai quella che chiamiamo forza
centripeta, che non � una forza particolare, � solo un nome generico per
descrivere una forza diretta verso il centro della traiettoria e a
sinistra hai le forze fisiche, che in questo caso � la tensione della fune.
Nell'esempio che fai tu � qualcosa di analogo.
Un corpo di massa variabile per viaggiare a velocit� costante deve essere
soggetto a una forza pari a (dm/dt)*v. Se non ci fosse nessuna forza non
viaggerebbe a velocit� costante.
Se non ci fosse nessuna forza l'equazione del moto sarebbe
(dm/dt)*v + (dv/dt)*m=0
che non ha come soluzione v costante se non in casi banali.
Quindi non � che (dm/dt)*v sia un qualche tipo di forza, � l'effetto che
qualche tipo di forza deve produrre per trovarci nelle condizioni che
descrivi.
Ciao
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Received on Mon Feb 14 2005 - 20:20:18 CET