On 5 Ott, 18:49, "Bruno Cocciaro" wrote:
> Non so a quali misure precedenti stai facendo riferimento.
> Io mi riferisco a quelle riportate quahttp://pdg.lbl.gov/2008/listings/s066.pdf
> Certo che poi e' tutto un altro discorso dare un errore pari alla meta' del
> valore o pari a 1/6, ma fra le 10 misure riportate ce ne sono almeno due
> (Belesev 95 e Stoeffl 95) che non mi pare abbiano gran che da invidiare al
> risultato di Opera per quanto il rapporto errore/valore.
Ma io leggo che queste analisi riportano upper limits alla massa di
4.35 eV e 7eV, rispettivamente, al 95% CL (2 sigma), cioe'
corrispondenti a valori di M^2 positivi (1.9 e 49 eV^2). Non mi pare
che da Opera si possa ottenere un M^2 positivo entro 2 sigma.
> il risultato di Opera non e' un fulmine a ciel sereno.
Puo' darsi, ma hai capito cosa intendo: solo al risultato di Opera,
tecnicamente, si puo' attribuire lo status di "scoperta". Per dire, se
la misura verra' confermata in futuro, la paternita' della scoperta
sara' tutta di Opera. Insomma per la prima volta questi risultati
vanno presi sul serio e hanno tutto il diritto di allertare la
comunita' scientifica (anche eventualmente per confutarli). Un punto
molto forte e' che si tratta del primo caso di misura diretta di
velocita' dei neutrini (o secondo, dopo Minos, che non e'
statisticamente significativo). Cioe' Opera nemmeno ha misurato M^2 (a
quanto ne sappiamo, potrebbe anche non avere senso l'invariante M^2
per queste particelle essendo non chiara la fisica che li governa,
mentre la misura diretta velocit� ha sicuramente un chiaro
significato).
Poi sono d'accordissimo che, una volta che le certezze sperimentali
vengono acquisite, una trova indicazioni anche riguardando i risultati
dei vecchi esperimenti.
Received on Wed Oct 05 2011 - 20:21:38 CEST