Il 05 Feb 2005, 21:51, Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it> ha scritto:
> Tetis ha scritto:
>
> > Lucio Russo pero' e' uno storico della scienza e mette in guardia
> > circa un uso troppo disinvolto della locuzione: "relativita'
> > galileiana". Occorrerebbe leggere le sue considerazioni riguardo
> > alla teoria cinetica per comprendere cosa intende.
> Acc... Per una volta che hai scritto un post breve e denso ma chiaro
> :), meriteresti maggiore attenzione da parte mia. Ma e' gia' un'ora e
> mezza che scrivo, e sono stanco...
> Pero' di Lucio Russo ho letto di recente "Flussi e riflussi" e non
> posso dire che mi abbia entusiasmato...
>
> > Il punto chiave e' il diverso grado di attenzione fra Galileo Galilei
> > ed Isaac Newton rispetto al principio di equivalenza. Newton comprese
> > che la terra era un sistema in caduta libera ed applicava il principio
> > di relativita' + forze apparenti. Ga.Ga. pensava ad una differenza di
> > forza centrifuga.
> Boh...
> Che Galileo non avesse capito la dinamica in senso proprio, e' un
> fatto, e non possiamo fargliene una colpa.
> Non dimentichiamo che Newton nasce lo stesso anno dela morte di
> Galileo.
Se per caso pensi di trovare in me un detrattore di Ga.Ga. ed
un fautore di Is. Ne. ..... non l'hai trovato. Ho una considerazione
piuttosto netta dell'umanita' e grandezza intellettuale e letteraria del
primo,
quanto una considerazione controversa e straordinariamente confusa
della grandezza e dei contrasti del secondo. E un discorso simile in
misura diversa riguarda Feynman. Ho adorato i suoi libri per l'universita',
ho compulsato le sue lezioni di elettrodinamica. Ho pianto per i suoi
racconti circa Arline. E l'ingenuita' del personaggio mi ha sconcertato,
al pari del suo rispetto per i Persiani.
> L'uso che fa Newton del "pr. di equivalenza" l'ho sottolineato da
> tempo in mie lezioni; pero' anche qui andiamoci piano. Chi pensasse
> di trovarci un enunciato esplicito rimarrebbe deluso.
> A quanto ne so, lo applica ai satelliti di Giove, non alla Terra.
Non saprei. Non ho affatto nemmeno una traduzione a portata
di mano. Cosa ne dice a proposito delle Tidal forces? Non lo
applica affatto?
> E mi sono accorto di recente che cita (senza mostrarlo) un calcolo che
> per i risultati che da' e' sbagliato di diversi ordini di grandezza...
> Tanto che mi riprometto di controllare il testo latino, perche' non
> vorrei che ci fosse qualche strafalcione nella traduzione che ho...
>
> Comunque che Newton non fosse alieno dal barare, e' ban noto: c'e' la
> storia dei nodi della Luna...
Anche piu' famosa la controversia sull'ovale con Huyghens.
Non soltanto amava nascondere i propri risultati fino a che non
fossero perfetti, ed a fornire il minimo indispensabile dei risultati
che otteneva, ma aveva anche, forse, se sfidato a dir qualcosa a
dire la parte piu' primitiva delle sue conclusioni. La storia dell'ovale
e' raccontata se non ricordo male da Bottazzini, se ricordo male
dovrebbe essere Arnold. Arnold di certo racconta la stessa storia
dalla prospettiva dei posteri. Cioe' racconta dei teoremi trovati sulle
carte piu' o meno inedite di Newton circa le curve.
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> Elio Fabri
> Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Sun Feb 06 2005 - 01:34:25 CET