On Fri, 04 Feb 2005 18:10:36 +0100, Salvatore di Maggio wrote:
-cut-
>Ora, per�, quella differenza di energia cinetica dove va a finire?
>Il punto P nel sistema A perde un'energia cinetica maggiore di quella
>che perde nel sistema A': questo significa che se l'urto anelastico si
>traduce in una generazione di calore (riscaldamento della parete o del
>freno), allora l'aumento di temperatura del corpo riscaldato � diverso a
>seconda del sistema di riferimento in cui ci troviamo, cio� registreremo
>una temperatura finale del corpo diversa, a seconda del sistema di
>riferimento in cui operiamo la misura.
Per calcolare l'energia cinetica assoluta degradata in
energia termica, devi considerare il caso di urto
perfettamente anelastico tra m ed M, aventi velocita`
rispettive v ed u (u e` la velocita` di trascinamento,
v la velocita` assoluta di m: v=v'+u).
Risulta per la perdita di energia cinetica Delta(T):
(1) Delta(t)=1/2 N(u-v)^2
essendo N=mM/(m+M).
Dunque in questo caso i conti tornano.
Per il caso del muro, di solito si procede facendo: N=~m,
nel senso di: m+M=~M, per cui tornano nuovamente:-)
In altre parole si deve procedere con la conservazione
della q.d.m. e col l'invarianza del moto del baricentro,
proprio perche' l'energia cinetica ha significato
relativo. Cosi` infatti si ricava la (1), o la si trova
anche gia` fatta nei manuali.
Curiosita`: la (1) e` del padre, Lazario, del padre della
Termodinamica Sadi Carnot.. in accordo dunque col grande
Sommerfeld:
"Un meccanico deve essere innanzitutto un buon
termodinamico!"
Ps. Ero indeciso se risponderti o no.. difficilmente
di venerdi` potra` arrivare prima di lunedi`, ed allora
sara` inutile: avrai gia` avuto delle risposte migliori:-(
--
Ciao, | Attenzione! campo "Reply-To:" alterato |
Remigio Zedda | posta: ti.ilacsit_at_zoigimer <-- dx/sn ;^) |
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Received on Sat Feb 05 2005 - 02:27:12 CET