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From: Pasquale Galianni <pasquale.galianni_at_le.infn.it>
Date: Tue, 25 Jan 2005 09:50:37 GMT

> Pensa alla massa di 1 grammo, che tu dici "direttamente misurabile", e
> alla
> massa dell'elettrone dell'ordine di 1E-29 Kg (non ricordo bene, ma
> prendilo
> come esempio) che per i fisici genera un campo elettromagnetico.
> Poich� la prima � "direttamente misurabile", mentre per la seconda
> occorrono
> non elementari accorgimenti, secondo il tuo ragionamento la prima esiste,
> mentre la seconda � solo un concetto "utile".
> Ebbene l'unica differenza tra i due concetti o chiamali pure "strumenti",
> sta nella diversa precisione con cui occorre effettuare la misura fisica.

Caro Nurom, riscrivo un pezzo della mia e-mail precedente:

>> Inoltre dovremmo misurarlo in infiniti punti.
>> (entrambe equivalgono a dire che "la misura non deve influenzare il
>> sistema") ma basta tenere a mente la definizione di Dirac di misura, e il
>> principio di indeterminazione, per rendersi conto che anche la massa non
>> �
>> in realt� esattamente misurabile. Dove sta allora il bibiribis?

Io non ho detto che una misura ha senso dipendente dalla accuratezza
necessaria
per determinarla. Sarebbe davvero un discorso da deficiente.
Riprendendo il tuo ragionamento, sottolineo una differenza terribile, tra il
misurare una massa e un campo:
Se devo misurare la massa di un elettrone (1E-29 Kg), mi basta *una sola*
misura fatta con uno strumento molto sensibile.
Se devo misurare un campo con uno strumento della stessa sensibilit�, devo
fare *infinite* misure.
Cosicch� se l'Universo � finito, probabilmente sarebbe pi� facile pesare
l'Universo, che determinare un campo empiricamente.
Non ti sembra questa una differenza sostanziale?
Questo non da forse al concetto di campo un che di intangibilit�?

> Il comune denominatore � che entrambi sono "strumenti" escogitati
> dall'uomo,
> utili a rappresentare come "evolvono" dei fenomeni.

Questo � vero.

> La logica di cui la fisica � uno meraviglioso sviluppo, permette di
> spiegare
> il legame esistente tra una successione di eventi osservabili niente di
> pi�.
> La spiegazione della realt� � appannaggio di altre due sovrastrutture
> create
> dall'uomo, in cui la fisica non c'entra, che si identificano nei due
> opposti
> presupposti:
>
> 1) Esiste un senso alla realt�: il senso � Dio, e questa � religione;
> 2) La realt� non ha senso: cercarlo � solo un bisogno emozionale
> dell'uomo,
> e questo � l'Ateismo.

E' proprio il mio profondo e convinto
Ateismo, che mi porta a ricercare un senso fondamentale alla realt�.
Essa � come noi la percepiamo, o esiste a prescindere dalla nostra
percezione?
Qui tuttavia, si sprofonda in un discorso che non riguarda questo Newsgroup.
Ma la domanda non � da poco, ed � la nostra ricerca di fondamentalit� che ci
spinge a porcela.

Grazie per la risposta,

Pasquale
Received on Tue Jan 25 2005 - 10:50:37 CET

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