[it.scienza.fisica 26 Jan 2005] Alberto Marturini ha scritto:
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Quattro giorni fa ho inviato una risposta che tuttora non e' ancora
apparsa. Purtroppo alcuni problemi connessi con la moderazione alterano
la logica del thread. Nel caso che il mio messaggio dovesse alfine
apparire, preciso che non vi e' alcuna contraddizione tra quanto
scritto da Fabri, da rez e da me.
Il mio messaggio si riferiva a:
A.Einstein
Ueber den Einfluss der Schwerkraft auf die Ausbreitung des Lichtes
Ann.Phys. 35 (1911)
In questo lavoro Einstein prevede, in base al principio di equivalenza,
una deflessione gravitazionale della luce sul bordo del Sole di 0.83".
Per quanto ne sappia io, e' la prima volta che qualcuno prevede un
effetto del genere.
Il fenomeno non e' una conseguenza necessaria della fisica classica e/o
della RR. Piu' o meno contemporaneamente ad Einstein, Nordstroem pubblica
una teoria (rigorosamente conforme alla RR) che non prevede alcuna
deflessione della luce da parte dei campi gravitazionali! Tutto dipende
da quali correlazioni si assumano tra ottica e gravitazione.
Poiche' nel lavoro di Einstein le cose vanno come se ad ogni energia
dovesse corrispondere una massa gravitazionale m=E/c^2, si puo' notare
che gia' Newton "avrebbe potuto" prevedere qualcosa di simile, se avesse
integrato la sua ottica corpuscolare con la gravitazione universale.
Infatti applicando la meccanica classica ai corpuscoli di luce aventi
velocita' c si vede facilmente che i raggi di luce sul bordo del sole
dovrebbero subire una deflessione di circa 0.87".
Piu' che una previsione della meccanica classica, questa mi sembra una
previsione formulata a posteriori mediante uno strano cocktail di vecchie
teorie assemblate con il "senno di poi".
--
Elio Proietti
Valgioie (TO)
Received on Sun Jan 30 2005 - 15:45:47 CET