Re: troppo rigide...

From: Alex <perceval_it_at_katamail.com>
Date: Mon, 24 Jan 2005 11:58:25 GMT

"Mino Saccone" <mino.saccone_at_fastwebnet.it> ha scritto nel messaggio
news:sD2Jd.6672$2h5.4796_at_tornado.fastwebnet.it...


> tratteranno tutti come se fosse un segnale analogico 300-3000Hz
> impippandosene della fase.
Mi spiegheresti meglio questo discorso della fase??
Cmq intendi dire che anche se il modem ricevente lo tratter� digitalmente,
nel suop percorso sar� invece trattato analogicamente da tuta una serie di
dispositivi?


> prestabilite) un numero noto e finito di stati distinguibili tra loro. Il
> supporto puo' essere qualsiasi.
Questo � il punto: distinguibili da chi? Suppondo da un sistema fatto per
distinguerli. Ma se metti in un mangianastri una cassetta del commodor 64
tratti amnalogicamente lo stesso segnale! Insomma, non dipende forse dal
sistema che lo "analizza"?


> Pero', il "digitale" ha bisogno di un insieme di regole (protocollo) che
> consenta di generare segnali interpretabili all'arrivo in modo tale da
> preservare integralmente l'informazione "a stati finiti".
mmh... questo credo si il tassello che ancora mi manca...


> La tua "regola" delle tensioni
> e' gia' una regola buona. Insufficiente pero' a stabilire quando inizia
> l'informazione, come deve essere tradotta p.es. in un file di computer o
in
> un segnale analogico da inviare a un altoparlante o a uno schermo e,
> sopratutto, se e' destinata all'uno o all'altro.
Vediamo un po'...
Intendi dire, mi pare, che non pu� bastare solo il concetto di soglia, ma
che devono essere presenti altri elementi strutturali del segnale tali da
renderlo riconoscibile ad un sistema di elaborazione digitale.
Insomma: la soglia � necessaria ma non sufficiente alla definizione di
digitale.

Per� io posso considerare un protocollo qualsiasi, di mia invenzione. Dire
ad esempio che il mio segnale sinusoidale vale 0 quando � 0.5 V ed 1 quando
� 5V e che 1 e 0 devono alternarsi ogni periodo di tempo T (come nel clock
dei PC), e che la sequanza 001001 indica l'inizio di un "file", ecc ecc.
Insomma ho aggiunto delle regole (protocollo) tutte mie. Ed ho usato un
segnale sinusoidale.

Il punto �: chi dir� che questo segnale � digitale? Beh...solo chi conoscer�
il protocollo. Chi non lo conoscer� lo considerer� analogico. Cio� penser�
che abbiano importanza non solo livelli discreti, ma tutte le tensioni
"attraversate"...; ignorer� la sequenza 001001, il periodo T, ecc ecc.
Per� sarebbe cmq digitale un dispositivo che accndesse una luce ogni volta
che la tensione � maggiore di 5V e la spegnesse tutte le altr volte.
Semplicemnete sarebbe un dispositivo con un protocollo molto povero!

Quindi questo segnale non � intrinsecamente digitale....
Lo � solo quando usato dal sistema che conosce il protocollo. Come fa un
Commodore e non un mangianastri.


> Anche i simboli arabi (decine di stati) o cinesi (migliaia di stati) sono
> veicolo di informazione digitale, ma noi, non possedendone il protocollo,
> dobbiamo limitarci a dire che sono belli o eleganti da vedere. Gli stessi
> simboli, perfettamente digitali per un arabo o un cinese, per noi sono
solo
> analogici.

Questa cosa l'ho capita...stranamente, ma non la condivido...forse :-)

Tu indendi dire, mi pare: "Visto che � digitale un segnale che abbia:
soglie, livelli distinti, regole varie di processazione, ecc, ecco che un
alfabeto cinese, per un italiano che nn conosce il cinese, non � digitale".

La mia osservazione � questa: non � digitale, nella tua accezione di
digitale. E la cosa mi va bensisimo. Ma rimane un "segnale" discontinuo.
Come si fa a dire che � analogico qualcosa di intrinsecamente discontinuo?

Riepilogando quello che ho capito del tuo pensiero:
1) fisicamente il segnale � sempre continuo....(*)
2) se strutturato in modo da avere solo discreti livelli significativi, �
ancora analogico
3) se alla discretizzazione accosto il rispetto di tutta una serie di regole
di protocollo, che permettano - a un sistema - di utilizzare solo i livelli
discreti nella maniera pi� corretta, il segnale � digitale
4) un segnale siffatto, sarebbe comunque visto analogicamete da un sistema
ingorante il protocollo

Tutto questo non lo vedo applicabile alla scrittura cinese, perch� la
scrittura non credo rispetti il punto 1): la scrittur� � discreta in s�
stessa.

O forse ignorare la lingua cinese implicherebbe il non distinguere i vari
simboli come fisicamente discreti??

Ad ogni modo, da oggi posso dire che il segnale che corre nel bus del mio PC
� sicuramente digitale (almeno per il PC stesso), e questo solo perch� so
che il PC lo capisce!


Grazie Mino.
Received on Mon Jan 24 2005 - 12:58:25 CET

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