"Alex" <perceval_it_at_katamail.com> ha scritto nel messaggio
news:MUNId.750594$35.29539852_at_news4.tin.it...
> "Banus" <banus80_at_hotmail.ita> ha scritto nel messaggio
> news:fsNId.750370$35.29530912_at_news4.tin.it...
>
> > Non mi risulta che i modem effettuino una "sogliatura" del segnale in
> > ingresso. Prova a vedere qui:
> > https://secure.linuxports.com/howto/intro_to_networking/c4095.htm
>
> Grazie. Ma in ogni caso il mio intervento non era _solo_ di carattere
> tecnico, ma anche e soprattutto concettuale. Quindi rinnovo a tutti
l'invito
> ad esprimere la prorpia opinione su quello che ho scritto.
La differenza tra un segnale analogico e uno digitale, se ci limitiamo a
guardare il segnale che transita semplicemente non c'e'.
Chi si fosse divertito a "suonare" con un mangiacassette una di quelle
cassette di salvataggio del Commodore (registrate "in digitale") avrebbe
riprodotto "in analogico" il segnale memorizzato ottenendo una cacofonica
sequela di pernacchie. Quindi un segnale digitale ha, come dice Alex, una
base analogica. Lasciamo perdere per ora il viceversa.
Il segnale e' pero' digitale. Infatti chi lo ha prodotto ha obbedito a una
serie di regole, chi lo ha manipolato anche e chi lo riceve anche. Questo e
solo questo "opportuno" insieme di regole consente di considerare il segnale
"digitale" sapendo benissimo che i suoi "supporti" sono via via per forza di
cose analogici.
Vediamo, p. es. un segnale acustico.
Percorso analogico:
a)Esso viene tradotto da un microfono in un segnale elettrico
"proporzionale"
b)Il segnale elettrico viene trasmesso/amplificato da apparecchi che
cercheranno di operare tutti quanti il piu' possibile in "zona lineare" per
non distorcere il suono. Come sappiamo questa fase puo' articolarsi i
svariati passi compresa la registrazione, riproduzione, trasmissione
modulazione, demodulazione etc... ebbene ognuno di questi passi introdurra'
errori difficilmente riducibili (malgrado Dolby, enfasi/deenfasi etc...)
c)Il segnale di uscita amplificato sara tradotto ancora in suono meccanico
da un altoparlante che cerchera' anch'esso di "distorcere" il meno
possibile.
Percorso digitale:
a) come sopra
b) il segnale elettrico viene convertito in codice numerico.
c) gli apparecchi che trasmettono i numeri cosi' prodotti cercheranno il
piu' possibile di rendere riconoscibile lo zero dall'uno da parte del
prossimo stadio di trasmissione. Cercheranno quindi di stare alla larga il
piu' possibile dalla "zona lineare" ma cercheranno di lavorare sempre in
condizioni di saturazione/interdizione. In altre parole uno 0 in ingresso
anche se non proprio a tensione nulla sara' in grado di saturare il
transistor di uscita verso massa e un 1 in ingresso, anche se un po'
deboluccio, sara' in grado di saturare il transistor di uscita verso Vcc.
Chi cercasse di alimentare un circuito del genere con un segnale anlogico,
p.es una bella sonata, otterrebbe all'uscita qualcosa di orrido. Questo
passo e' praticamente esente da errori o puo' facilemnte essere reso tale.
d) Il segnale digitale e' riconvertito in analogico
e) Come sopra: punto c)
Come si vede il processo digitale e' molto piu' complesso di quello
analogico. La sua ragione di essere sta pero' nel fatto che gli errori si
compiono nei passi a) b) d) e) soltanto e possono essere resi molto piccoli.
Mentre il passo c) (b) dell'analogico) puo' larghissimamente ripagare
sopratutto nei casi complessi di registrazione, riproduzione, copiatura,
trasmissione etc...
Torniamo ora al modem. Esso si trova in effetti nella curiosa posizione di
doversi comportare "alla rovescia". Il segnale e' infatti gia' digitale.
Esso deve essere trasmesso, ma le "linee digitali" erano poco diffuse.
Esisteva invece quasi ovunque il telefono analogico. Il suo segnale
transita(va) attraverso gli impianti telefonici manipolato in maniera il
piu' possibile "lineare". Essendi un segnale acustico la banda passante era
poniamo 300-3000Hz, la fase non veniva preservata. Quindi un segnale
digitale non aveva alcuna probabilita' di essere correttamente
"interpretato" all'arrivo.
La MOdulazione (di ampiezza, di frequenza, di fase...) deve quindi
trasformare il digitale in un segnale che passi piu' o meno indenne
attravarsi i filtri di un canale telefonico, e che consenta al DEModulatore
di ricostruire l'originale digitale, destinato quest'ultimo a veri circuiti
digitali.
Oggi poi, il segnale telefonico (analogico) viene spesso convertito in
digitale e riconvertito in analogico all'arrivo. Il nostro segnale digitale
viene quindi convertito in analogico dal modem, in digitale dal
trasmettitore telefonico e, all'arrivo ancora in analogico e poi ancora in
digitale.
Ecco spiegato perche' il "passo analogico" sta cadendo in disuso a favore
del "tutto digitale": ISDN, ADSL, Fibra etc...
Ovviamente sono stato molto schematico e impreciso, ma, per una trattazione
esauriente, occorrono tanti voluminosi volumi
Saluti
Mino Saccone
Received on Sun Jan 23 2005 - 19:10:30 CET