Re: troppo rigide...

From: Alex <perceval_it_at_katamail.com>
Date: Sun, 23 Jan 2005 23:07:09 GMT

"Mino Saccone" <mino.saccone_at_fastwebnet.it> ha scritto nel messaggio
news:oPRId.5956$2h5.4886_at_tornado.fastwebnet.it...

> La differenza tra un segnale analogico e uno digitale, se ci limitiamo a
> guardare il segnale che transita semplicemente non c'e'.
E questo mi consola non poco... :-)


> solo questo "opportuno" insieme di regole consente di considerare il
segnale
> "digitale" sapendo benissimo che i suoi "supporti" sono via via per forza
di
> cose analogici.
Usi il termine analogico come sinonimo di conrinuo, mi pare di capire! (*)


> piu' possibile dalla "zona lineare" ma cercheranno di lavorare sempre in
> condizioni di saturazione/interdizione.
OK


> Torniamo ora al modem. Esso si trova in effetti nella curiosa posizione di
> doversi comportare "alla rovescia". Il segnale e' infatti gia' digitale.
Ecco, io non direi..� digitale, ma � trattato in maniera digitale....


> Essendi un segnale acustico la banda passante era
> poniamo 300-3000Hz, la fase non veniva preservata. Quindi un segnale
> digitale non aveva alcuna probabilita' di essere correttamente
> "interpretato" all'arrivo.
Perfetto! Cio� non poteva transitare un'onda squadrata che salta da una
tensione all'altra.


> La MOdulazione (di ampiezza, di frequenza, di fase...) deve quindi
> trasformare il digitale in un segnale che passi piu' o meno indenne
> attravarsi i filtri di un canale telefonico, e che consenta al
DEModulatore
> di ricostruire l'originale digitale, destinato quest'ultimo a veri
circuiti
> digitali.
Il punto � questo! Chi user� come analogico questo segnale? Nessuno! Quindi
perch� definirlo analogico? Perch� non salta bruscamente da una tensiona
all'altra? Mi sembra riduttivo. Piuttosto direi che un segnale siffatto �
digitale visto che chi lo utilizzera (il modem "ricevente"), lo tratter�
digitalmente. Non gli interesser� cio� l'intera gamma di tensioni
attraversate, ma solo il fatto che ci sia il superamento di un certo valore
per "creare" una tensione "alta" (un 1) oppure no ("bassa" tensione ----> 0)


Mi pare che tu dica: "un segnale puo essere considerato intrinsecamente
digitale per come � strutturato, per la forma d'onda che presenta, per il
fatto di essere "spigoloso", di "dare importanza" solo agli "estremi" (0 e
1) e non a quello "che c'� in mezzo".

Facciamo allora questo esempio....

Prendo un segnale che viaggia nel mio PC (digitale come diresti tu) e lo
porto fuori dal PC, all'ingresso di amplficatore audio per "sentirlo"
analogicamente.
Prescindendo dai miei gusti musicali :-) non si pu� negare che opra questo
segnale sia utilizzato da un sistema analogico.

Al contrario, se prendo un segnale sinusoidale (o quasi) e lo collego
all'ingreso di apparecchio (di mia invenzione) che ogni volta che la
sinusoide supera una certa soglia, mi produce in uscita una tensione di 5 V
mentre in tutti gli altri casi, una tensione di 0.5 V. Ecco come sto
trattando digitalmente un segnale "analogico".

In altre parole, i miei segnali non avevano nulla di intrinsecamwente
analogico o digitale (*): entrambi "fisicamnete continui", sono stati
trattati sia digitalmente che analogicamente a seconda dei sistemi (e delle
loro regole) che li hanno "elaborati"

Forse non ho capito il tuo punto di vista, e me ne scuso.....

Potresti correggermi?

Grazie
Received on Mon Jan 24 2005 - 00:07:09 CET

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