Re: antenna e modello circuitale

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Wed, 19 Jan 2005 21:19:46 +0100

Alex ha scritto:
> Ma nel caso del cercafase non c'� una "catena" di conduttori del tipo:
> rete elettrica--->punta del cercafase------->elevata resistenza
> elettrica------->lampadina----->uomo--- ---->terra?
Puo' anche darsi che abbia un'idea sbagliata, ma secondo me il
cercafase ha un manico isolante; quindi non c'e' nessuna continuita'
elettrica.
Infatti non e' necessaria, proprio perche' basta che nella neon ci sia
un campo elettrico (vedi dopo).

> Perfetto. Ma il campo magnetico che influenza ha in questo discorso?
> Io vedo che fila alla perfezione anche ignorandolo.
Infatti: puo' essere tranquilamente trascurato.
E' anche per questo che non sta bene parlare di onde e.m. in questi
casi: in un'onda e.m. le intensita' dei due campi stanno in un ben
preciso rapporto.
Comunque per la ionizzazione il campo magnetico e' quasi sempre
trascurabile, a meno di condizioni che non si producono facilmente
sulla Terra, ma sono importanti nella ionostera e in altri ambiti
'extraterrestri".

> Tu hai sempre la capacit� di rendere le cose chiare: ma come fai? :-)
Vista la scarica di domande che mi fai, a questa mi permetto di non
rispondere :-))

> Ho un campo elettrico che oscilla.
> ...
> Mi viene da pensare che se il campo non fosse stato alternato, non si
> sarebbe avuto nulla...o quasi! Sbaglio?
Certo: con un campo statico, gli elettroni si sarebbero spostati
sempre in un verso.
E se non hai un conduttore che li prende e li "ricicla", si accumulano
dove arrivano e producono un controcampo, che annulla l'azione del
campo primario.

> Ora, metto il dito sulla sfera: mi sembra tanto (ancora!) un
> condensatore (non ti arrabbiare :-))
Perche' mi dovrei arrabbiare?
Certo non e' un condensatore in senso proprio, ma l'effetto del dito
e' quello di rendere piu' intenso il campo, in quanto avvicina alla
sfera un conduttore che sta a potenziale di terra.

> Domande:
> 1) immaginando che il campo elettrico alternato non abbia alun
> influenza diretta sul mio corpo, c'� cmq una corrente alternata che
> circola nel sistema plasma+vetro+corpo-terra?
Si'.

> Me lo immagino come un condensatore con una armatura collegata a
> terra.
> Anzich� caricarlo con una batteria, lo carico con un campo elettrico
> esterno! Questo campo � alternato! Se non lo fosse non ci sarebbe
> continuamente corrente elettrica (alternata), ma solo un breve flusso
> fino all'equilibrio elettrostatico.
E' pi' o meno quello che ho detto sopra.

> 2) Il personaggio col neon in mano a questo punto fa la stessissima
> cosa di chi tocca una sfera al plasma? (Credo prorpio di s�...)
Si'.

> 3) Se ho due sfere cariche separate da aria, ad una certa tensione
> scocca la scintilla (spinterometro). S� � verificata la perforazione
> del dielettrico. [Parentesi: oltre tutto apprendo con sorpresa che la
> scarica � oscillante e si smorza nel tempo]. Degli elettroni hanno
> attraversato il dielettrico, ma hanno bucato il dielettrico e si sono
> precipitati "attraverso il buco" da un elettrodo all'altro....isolati,
> oppure hanno sfruttato un fenomeno simile a quello del plasma, con
> ionizzazione del dielettrico?
> Io penso la seconda, visto che la scintilla � luminosa!
In questo caso non e' appropriato parlare di "perforazione".
Se ne parla per un dielettrico solido, dove il passaggio della scarica
lascia una traccia permanente, fino a un vero e proprio foro.

Nel caso di un gas invece si produce un reazione a catena (come hai
detto prima) di ionizzazione, che produce una rapida scarica
attraverso il gas, che e' stato reso conduttore lungo il percorso della
scarica.
(Il fatto che la scarica e' oscillante ha un'altra causa: dipende da
quello che sta attaccato alle sfere, che forma, causa induttanza e
capacita', appunto un "circuioto oscillante". Erano i primissimi
generatori che si usavano ai tempi di Hertz, di Righi, di Marconi...)

> ...
> Sai per� cosa penso alla fine di qeusto post? Che forse le due cose
> potrebbero coesistere. Primariamnete agirebbe il campo elettrico con
> le cariche proprie del gas (magari questo vale anche per le scosse in
> aria). Ma al fenomeno potrebbero contribuire anche elettroni del
> terminale.
Il fenomeno della scarica in un gas e' assai complesso, e io non posso
dire di conoscerlo bene.
Ci sono vari tipi di scarica, e dipendono da varie condizioni:
intensita' del campo, densita' del gas, anche natura chimica del gas,
forma e materiale degli elettrodi, e chi piu' ne ha piu' ne metta...

> Perdonami se ho messo troppa roba in pentola.
E' la ricetta per un buon minestrone :-))
                                                 

------------------------------
Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
------------------------------
Received on Wed Jan 19 2005 - 21:19:46 CET

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Mon Feb 10 2025 - 04:23:40 CET