(wrong string) � essere datato col sistema del radiocarbonio?

From: Giuseppe De Micheli <giuseppe.demicheli_at_fastwebnet.it>
Date: Mon, 17 Jan 2005 23:12:31 +0100

"gnappa" <lagiraffa77_at_hotmail.com> ha scritto nel messaggio
news:41ebff4c$1_at_x-privat.org...

> Per quello che so io di come funziona la datazione con il carbonio 14, ho
> sempre pensato che si potessero datare solo reperti biologici, quindi
> fossili di piante o animali.

Esatto. Il metodo si basa sulla determinazione del rapporto 'attuale' fra
gli isotopi del carbonio (nel reperto), confrontato con quello 'originale'
dell'organismo vivente, il quale deriva esclusivamente dal rapporto fra
isotopi del Carbonio presenti nell'atmosfera durante il periodo di vita
dell'organismo che ha originato il reperto. Questo rapporto originario non �
per� perfettamente conosciuto, perch� ha subito variazioni nel corso dei
millenni. Lo si ricostruisce attraverso gli anelli di accrescimento di
piante antiche (dendrocronologia).

> Per le rocce e i manufatti suppongo che quando si usano tecniche che si
> basano sul decadimento radioattivo, si faccia riferimento ad altri
> elementi, scegliendoli con una vita media opportuna a seconda dell'ordine
> di grandezza dell'et� che si deve determinare, e ovviamente se l'elemento
> in questione � contenuto o meno nel reperto da datate.

Per i manufatti dipende: se sono di legno possono essere datati col
radiocarbonio (attenzione per�: il metodo fornisce l'et� del legno, non
quella del manufatto). Su rocce e manufatti inoltre potrebbe essersi deposto
del carbonio (fuliggine di torce per illuminare i dipinti nelle caverne, ad
esempio), databile. La roccia in s� richiede metodi basati sul decadimento
di isotopi radioattivi di altri elementi, per esempio Uranio/torio/piombo,
uranio/elio, rubidio/stronzio, potassio/argo, che per� conosco troppo poco
per citare utilmente. Oltre che dall'intervallo di tempo essi dipendono
dalla chimica e dalla genesi delle rocce. Ci sono moltissimi altri metodi di
datazione, morfologici (varve, tasso di sedimentazione) e chimico-fisici.
Uno per tutti: la termoluminescenza per i manufatti derivati da argilla
cotta in forno (ceramiche).


G. De M.
Received on Mon Jan 17 2005 - 23:12:31 CET

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