"Riccardo & Dothan" ha scritto:
> Quello che dici e' vero in parte. Ad un certo punto entra in gioco la
> meccanica quantistica.
> Il caso che dici tu era la classica domanda di bohr del perche'
> nell'atomo di idrogeno l'elettrone non va dal protone ma sta li' a
> girarci intorno.
Per cominciare, secondo me hai frainteso la domanda di Agnetita, che
non era affatto questa: voleva solo sapere se la legge di Coulomb vale
per distanze comunque piccole.
> Il principio di indeterminazione di Heisemberg dice chiaramente che:
> DxDp>=ht/2
> ovvero non si puo' conoscere la posizione (Dx) e l'impulso (Dp) di una
> particella con una precisione maggiore di ht/2
Secondo: non mi piace questa presentazione del pr. d'indet.
Specialmente quel "non si puo' conoscere".
> Se tu avvicini due particelle (es protone e elettrone) tramite la
> forza di attrazione elettrica, ad un certo punto ti avvicini a violare
> il principio di indeterminazione. La natura risponde dando alla
> particella una quantita' maggiore di impulso, quindi energia, ovvero
> piu' tenti di avvicinarle, per esempio aumentando le cariche, piu'
> l'impulso, quindi la velocita', quindi l'energia, aumentano e la
> particella tende ad allontanarsi dalla carica.
Che debbo dire?
Una "spiegazione" del genere non so neppure da che parte prenderla.
Francamente, la ritengo da buttare "in toto".
La m.q. non si spiega cosi'!
BTW, e visto che tu sembri sapere qualcosa di m.q., anche se la
spieghi ... non lo dico ;-)
Se hai trovato l'eq; di Schroedinger per l'atomo d'idrogeno, avrai
visto che per il potenziale coulombiano ci si mette -e^2/r.
Cio' sta a significare che si assume valida la legge di Coulomb a
qualsiasi distanza.
E facendo cosi' i livelli dell'atomo vengono perfettamente bene.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Sat Jan 15 2005 - 21:16:15 CET
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