Re: Fermi e la bomba ... fermiamo la bomba
On Thu, 13 Jan 2005 10:29:55 +0100, nospam_at_no_spam.com (Aleph) wrote:
>Josef K. ha scritto:
>
>...
>> Non ha senso chiedersi se fosse pi� criminale devastare dresda o usare
>> la bomba atomica, spero che tutti conveniamo su questo.
>
>Hai scritto:
>
>"Per quel che riguarda la bomba invece ho molti meno dubbi: le bombe
>atomiche sganciate sul Giappone furono uno dei gesti pi� criminali
>della storia recente, uno dei pi� grossi omicidi di massa avvenuti in
>guerra (sempre che la guerra non sia sempre e comunque un grosso
>omicidio di massa)."
>
>A parte la considerazione finale, che condivido in pieno, concordo solo
>parzialmente con le prime due (e ho spiegato perch�).
Sinceramente non capisco molto cosa vuoi dire.
Ho letto i post precedenti, ma non capisco perch� hai dovuto riportare
quella mia frase: trovo che sganciare le bombe atomiche sul giappone
sia stato un gesto criminale, cos� come � stato un gesto criminale
ordinare di radere al suolo dresda per spirito di vendetta o altre
cose di quelle dimensioni omicide avvenute nel corso della seconda
guerra mondiale.
Il problema � che qui si parlava di scienziati e che io sappia gli
scienziati non ebbero un gran ruolo nel consentire il massacro di
dresda (e mi mantengo a questo episodio visto che � stato citato
prima).
Come dire, una cosa non esclude l'altra: fatta la tara degli eventi e
dei tempi diversi continuo a pensare che dare il proprio contributo
allo sterminio di alcune decine di migliaia di persone nel giro di
pochi secondi sia un gesto che dovrebbero far rimordere la coscienza,
pur con tutte le attenuanti del caso.
>> Il problema � che le armi sono strumenti di terrore e la bomba atomica
>> terrorizza molto pi� di un normale bombardamento aereo per la facilit�
>> con cui pu� causare un elevato numero di vittime.
>...
>
>L'arma atomica, data la sua enorme potenza, si mostr� da subito molto pi�
>efficace nel terrorizzare l'avversario che l'armamento convenzionale, su
>questo non c'� alcun dubbio (fu usata per questo). Ma, se si leggono i
>fatti nell'ottica dell'estate del '45 (e non con il senno di poi), non
>vedo alcun salto di qualit� etico nella decisione dell'utilizzo dell'arma
>atomica, rispetto all'uso massiccio dei bombardamenti convenzionali sui
>civili. E' questo il mio punto. Mi pare del tutto evidente che i due
>eventi sono collegati da un unico filo nero e sottintendono la medesima
>logica di guerra. Logica di guerra che all'epoca dei fatti era condivisa
>da tutti gli attori del conflitto, Giappone compreso.
Beh, io la vedo cos�: la logica della guerra � che bisogna ammazzare
la gente per ottenere un risultato.
Questa logica non mi piace, come ovviamente non piace a te.
Dal punto di vista etico non c'� differenza come realizziamo questo
scopo: non � pi� etico ammazzare la gente in un modo piuttosto che in
un altro, ovviamente.
Se si ammazzano centomila persone � tanto criminale farlo a sassate
che farlo con una bomba atomica.
Il problema della bomba atomica, la sua atipicit� al tempo della sua
apparizione, sta nel fatto che poteva realizzare questo lavoro sporco
con una facilit� e una rapidit� e un dispiegamento esiguo di mezzi che
fino a quel momento non erano pensabili.
Non � escluso che noi non avremmo avuto tutto questo timore dell'arma
atomica se non avessimo mai saputo quali erano i danni che poteva
provocare. Secondo me � per questo che nell'immaginario collettivo
un'arma biologica o chimica non suscita la stessa suggestione, perch�
non abbiamo mai visto come funzionano.
Personalmente non mi interessa tanto stabilire se ci sia stato o no un
salto di qualit� etico: la guerra si � sempre servita della tecnologia
per causare un numero crescente di vittime con maggiore velocit�. Per
cui da questo punto di vista l'aver costruito una nuova arma non � un
salto di qualit�.
Il salto di qualit� � tecnologico ed � anche un salto di terrore per
le ragioni che dicevo prima. Ora rischio di dilungarmi, ma la bomba
atomica, ad esempio, � stato il primo ordigno e per ora l'unico usato
dall'uomo, che rischia di rendere invivibile l'ambiente che colpisce
per un tempo estremamente lungo. Anche questo fa parte del salto di
qualit� del terrore.
Cio� la paura che per la prima volta la guerra possa non essere solo
un ennesimo punto nero nella storia dell'umanit�, ma la sua
conclusione.
Questi ovviamente sono tutti ragionamenti che nascono dalla
riflessione che nei decenni si � fatta sugli ordigni nucleari: se si
sta ai soli mesi del '45 posso dire che permango dell'idea che si
tratt� di un gesto singolo di enorme sadismo.
Perch� l'obiettivo fu proprio quello di fare migliaia di vittime in un
colpo solo (ed essendone consci) contro un nemico annientato.
In questo il fatto che si sia usata un'arma piuttosto che un'altra
convengo che sia un dettaglio secondario.
Ma fu un evento con pochissimi eguali nella storia recente, e
sinceramente, come gesto singolo, il solo bombardamento di dresda mi
sembra comparabile.
Received on Fri Jan 14 2005 - 17:20:07 CET
This archive was generated by hypermail 2.3.0
: Fri Nov 08 2024 - 05:10:21 CET