Re: Fusione fredda

From: Enrico SMARGIASSI <smargiassi_at_ts.infn.it>
Date: Wed, 12 Jan 2005 16:36:55 +0100

Josef K. wrote:

> Nella pagina (resoconto di una puntata del programma report del '97)

Un po' vecchio. Nel frattempo - credo nel 2000-2003 - l'ENEA ha
finanziato un progetto di ricerca sulla FF ma a giudicare da quanto e'
apparso in letteratura (pochissimo) non sembra abbia dato grandi frutti.
Certo non lo scaldabagno a fusione che era stato promesso per il 1991 :-(

> si parla di come la fusione fredda sarebbe stata insabbiata per
> interessi economici e politici.

Che ci siano interessi contrari e' evidente, meno sottolineato e' che ci
sono importanti interessi economici a favore, e non solo del privato
cittadino. A come la vedo io, la situazione si puo' schematizzare con
uno dei seguenti casi-limite od una qualche interpolazione tra di essi:

1) la FF e' una tecnologia complicata e costosa, alla portata solo di
aziende specializzate. Allora sarebbero gli stessi giganti
dell'elettricita' ad esserne interessati. A loro che importa se
l'energia viene da fusione fredda, calda, fissione, idroelettrco,
petrolio o geotermico? Loro (nell'ipotesi fatta) continuerebbero a
guadagnarci sopra.

2) la FF e' una tecnologia semplice alla portata, previa una modesta
preparazione tecnica e modesti investimenti, anche di piccole aziende o
addirittura di singoli cittadini. Questa sembra la posizione tenuta
dalla maggioranza dei sostenitori della FF. In questo caso le societa'
di produzione di energia sarebbero fortemente danneggiate, ma tutti gli
utilizzatori di energia, specie gli energivori, sarebbero estremamente
interessati. Un' azienda come p.es. la Pechiney (produzione di
alluminio) risparmierebbe cifre enormi.

-- 
Enrico Smargiassi
http://www-dft.ts.infn.it/~esmargia
Received on Wed Jan 12 2005 - 16:36:55 CET

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Wed Feb 05 2025 - 04:23:25 CET