Re: Fermi e la bomba ... fermiamo la bomba

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Sun, 09 Jan 2005 21:35:30 +0100

Aleph ha scritto:
> ...
> Al di l� delle orrende cifre di morti, rimane comunque il fatto che i
> bombardamenti indiscriminati sulle popolazioni civili furono
> ampiamente praticati, in particolar modo dagli angloameicani, data la
> loro indiscussa superiorit� di mezzi, sia in Europa sia in Giappone,
> molto prima degli episodi di Hiroshima e Nagasaki.
Solo per completezza storica: a cominciare non furono gli
anglo-americani.
Nella cosiddetta "battaglia d'Inghilterra" l'aviazione tedesca
ricorsa agli stessi sistemi.
Purtroppo io c'ero gia' a quei tempi, amche se ragazzo e ricordo come
veniva vantata, anche in Italia, la superiorita' della Luftwaffe.
Era stato pure inventato un verbo: "coventrizzare", che voleva dire
ridurre una citta' come era stato fatto a Coventry.
Mi sembra plausibile (bada bene, non dico giustificato) che nei
bombardamenti sulla Germania ci fosse un certo spirito di vendetta.

Alcune mie frasi in altri post, che forse vi sono sembrate un po'
giustificazioniste, in realta' volevano solo ricordare che sono
passati 60 anni, e solo chi c'era e' in grado di rendersi conto di
come e' cambiato il modo di percepire certi fatti: in meglio, per
fortuna.

Allora il nemico era prima di tutto il nemico, senza distinzioni. I
giapponesi erano "musi gialli" (e anche i vietnamiti, del resto, piu'
di 20 anni dopo...).
E sarebbe anche il caso di ripassare come si comportarono i giapponesi
in Cina, durante l'invasione, immediatamente prima della seconda
guerra mondiale.

Enrico SMARGIASSI ha scritto:
> Pero' bisogna considerare due cose IMHO.
>
> La prima e' che non si tratta solo di fare il conto dei morti (e dei
> feriti, contaminati, ecc.). Altrimenti possiamo anche citare il fatto
> che probabilmente Tamerlano fece piu' morti in un giorno a Baghdad che
> le atomiche su Hiroshima, e con la semplice tecnologia della spada. Il
> punto e' che le bombe nucleari portano la tecnica della guerra ad un
> punto in cui e' possibile spazzar via la vita umana dalla Terra, e
> questo e' un salto qualitativo oltre che quantitativo. Usare per la
> prima volta le bombe significa fare un primo passo oltre uno
> spartiacque pericolosissimo, passo a cui per fortuna non ne seguirono
> altri.
Hai ragione. E c'e' poco da fare: questo c'era chi lo capiva gia'
allora (pochissimi, e certo non Fermi) e chi invece si basva su altri
criteri.

> La seconda e' che qualunque giustificazione si dia alla bomba di
> Hiroshima, la trovo inapplicabile a quella di Nagasaki, che venne
> gettata solo tre giorni dopo, e senza dunque lasciare il tempo
> materiale al Giappone di arrendersi. La piu' elementare umanita'
> avrebbe richiesto di lasciargli questa chance.
Ho paura che la motivazione sia stata anzitutto quella di "collaudare"
un diverso tipo di bomba. Se ricordo bene, quella di Nagasaki era al
plutonio.

Giusto per introdurre una nota un po' diversa: leggevo ieri un
articolo sul "Nuovo Saggiatore" a proposito del rischio radiazioni per
gli astronauti, dovuto ai raggi cosmici. (Sembra sia un rischio
tutt'altro che trascurabile.)
A quanto pare, ancora oggi la principale fonte di dati sui danni
prodotti da forti dosi di radiazioni sono quei due "esperimenti" del
1945...
                             

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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Sun Jan 09 2005 - 21:35:30 CET

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