Re: Fermi e la bomba ... fermiamo la bomba
Enrico SMARGIASSI wrote:
>
> La seconda e' che qualunque giustificazione si dia alla bomba di
> Hiroshima, la trovo inapplicabile a quella di Nagasaki, che venne
> gettata solo tre giorni dopo, e senza dunque lasciare il tempo materiale
> al Giappone di arrendersi. La piu' elementare umanita' avrebbe richiesto
> di lasciargli questa chance.
Qualche tempo fa lessi su "Le Scienze" dell'ottobre 2003
il seguente pezzo che sono riuscito a recuperare in rete:
<<Ritrovo in uno scaffale un libro che avevo dimenticato da tempo:
La coscienza si chiama Hiroshima(Editori Riuniti, 1985). � una
collezione di documenti di Leo Szilard, e di Albert Einstein, di
grande interesse storico. Nato a Budapest nel 1898, Szilard svolse
un ruolo secondo solo a quello di Enrico Fermi nello sviluppo
dell'energia nucleare, ma in Italia rimane praticamente sconosciuto.
Sono trascorsi ormai 58 anni da Hiroshima. La bomba fu sganciata
il 6 agosto 1945 dal bombardiere B-29 Enola Gay, oggi restaurato
ed esposto nell'aeroporto di Washington. E il libro ha riportato
alla mia memoria quel giorno fatale. Vagavo nella piazza del paesino
del Vercellese in cui avevo trascorso gli anni di guerra. Un bottaio,
mio amico, mi chiam� a gran voce dalla bottega per mostrarmi il
giornale con la notizia e il nome di Fermi, che avevo gi� visto in
una ridicola rivista di moda al tempo fascista: �Il Giornale delle
Meraviglie�. Tre giorni dopo, venne distrutta Nagasaki. E fu un
massacro inutile: il Giappone aveva gi� chiesto la resa.
.......
Nel bombardamento di Dresda, deciso quando la Germania era ormai
sconfitta, persero la vita circa 300.000 civili, un cifra
paragonabile, se non superiore, a quella di Hiroshima. Se ne
occup� ancora Vonnegut, in Mattatoio n. 5. Occorre un accordo
planetario e un impegno costante del mondo scientifico per la
pace.>>
Quindi il Giappone aveva gia' chiesto la resa. Quindi le
motivazioni che indussero al lancio della seconda bomba non
erano di carattere "militare". Quindi la Germania era gia'
sconfitta quando fu effettuato il bombardamento di Dresda.
Quindi le motivazioni che indussero al bombardamento di Dresda
non erano di carattere "militare".
Personalmente ho sempre ritenuto che questi due episodi storici
fossero da considerarsi senza reticenza alcuna "crimini
contro l'umanita'" perpetrati con due soli fini:
1) Sperimentale. Dopo aver confezionato il
giocattolino si poteva resistere alla tentazione
di vedere come funzionava?
2) Politico. (Sottolineare la potenza militare
USA al fine di scoraggiare nemici attuali e
potenziali e di gettare il germe da cui sarebbe
poi germogliata l'ambizione americana di governare
il mondo secondo i propri schemi).
Naturalmente e' solo una mia opinione.
Carlo D.
Received on Sun Jan 09 2005 - 09:23:16 CET
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