Re: Fermi e la bomba ... fermiamo la bomba
Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it> wrote:
(...)
> Quanto al mio parere personale, in tutti questi anni mi sono sempre
> chiesto come mi sarei comportato se avessi avuto qualche anno di piu',
> se mi fossi trovato in USA a quel tempo e fossi stato coinvolto nella
> storia.
> Una sola cosa mi sento di dire: e' troppo facile giudicare e
> condannare col senno di poi.
> Non mi va neppure di fare l'avvocato difensore di Tizio o di Caio, ma
> voglio sottolineare che se non si conoscono da vicino le condizioni
> del tempo, i modi di pensare diffusi e dominanti, le vicende anche
> personali prodotte dalla guerra ... si rischia di emettere giudizi
> quanto meno incauti.
> ------------------------------
> Elio Fabri
> Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
> ------------------------------
Se pu� aiutare a rendersi conto delle condizioni dell'epoca: In tutta
l'ultima parte della guerra in giappone furono effettuati bombardamenti
a tappeto CONVENZIONALI che, come effetti e numero di vittime, non
furono affatto dissimili da quelli provocati dalle due bombe atomiche
sganciate nell'agosto del '45. Ci� che cambia � praticamente solo
l'ordine dei tempi: a parit� di morti e danni (e si era molto vicini
alla parit�, che lo si creda o no) le uniche vere differenze stanno nei
tempi in cui questi avvenivano: ore nel caso dei bombardamenti
convenzionali, una manciata di minuti nel caso di bombardamento
nucleare.
Fa senso dirlo ma, per i militari allora coinvolti in quell'enorme
macello che fu la seconda guerra mondiale, il problema da risolvere era
di natura puramente gestionale e di "resa" delle armi impiegate,
nient'altro. Qualsiasi considerazione "etica" era stata spazzata via
dalle loro teste da molto tempo e, semmai ne rimaneva qualche traccia,
era giusto nella volont� di far finire una guerra di cui non ne poteva
pi� nessuno.
Al riguardo ho anche personalmente molti dubbi sul fatto che lo sgancio
delle bombe atomiche fosse un deliberato atto di apertura della guerra
fredda. Un atto di intimidazione nei confronti dei russi s�
probabilmente ma sempre all'interno del contesto della seconda guerra
mondiale, non altro. La guerra fredda fu, a mio parere, un fenomeno
completamente posteriore alla seconda guerra mondiale e nato, sempre a
mio avviso, pi� sotto la pressione delle classi politiche europee che
non degli americani in quanto tali, almeno fino a tutto il 1945 e il
parte anche il 1946.
Concordo sostanzialmente con l'ultimo passo di Fabri: per capire
veramente cosa "pensava" la gente allora bisognava in qualche modo
esserci... Ed esserci in un evento che aveva provocato almeno oltre 80
milioni di morti in sei anni scarsi... il minimo che si pu� dire � che
non � certo stato una passeggiata per nessuno, da nessun punto di vista.
Ciao a tutti... E buon anno!
Piercarlo
Received on Sun Jan 02 2005 - 15:20:54 CET
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