Fantastoria della Scienza

From: Buggio Luciano <buggiol_at_libero.it>
Date: Sun, 02 Jan 2005 18:09:06 +0100

Salve.
 Ci si pu� dedicare, magari solo per gioco, alla ricostruzione immaginaria
di percorsi di pensiero che la Scienza non ha di fatto seguito.
Newton, per supportare l'affermazione di un alternarsi della disposizione
della sua particella di luce ("raggio") alla facile riflessione od alla
facile trasmissione (e questo per rendere conto della riflessione parziale
della luce) ipotizz�, tra l'altro, un moto circolare della particella
stessa, senza indagare ulteriormente, stando a quanto egli stesso dichiara.

Scriveva infatti nel III libro dell'Optics (parte I, proposizione XIII):
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"DEFINIZIONE. Chiamer� impulsi (fits) alla facile riflessione i ritorni
della disposizione di un raggio (corpuscolo di luce, secondo la
terminologia dell'autore, n.d.r.) qualsiasi ad essere riflesso, e impulsi
alla facile trasmissione i ritorni della sua disposizione ad essere
trasmesso, e chiamer� intervalli fra i suoi impulsi lo spazio esistente
tra ogni ritorno ed il successivo ritorno.
La ragione per la quale le superfici di tutti i corpi trasparenti spessi
riflettono una parte della luce incidente su essi, e rifrangono il resto,
� che alcuni raggi al momento della loro incidenza si trovano in impulsi
alla facile riflessione, ed altri in impulsi alla facile trasmissione.
.Di che genere di azione o di disposizione si tratti, _ se consiste di un
movimento circolare oppure vibratorio del raggio _ (l'evidenziazione �
mia, n.d.r.), oppure di un movimento del
mezzo, oppure di qualche altra cosa, qui non indago.
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L'indagine � per� possibile, ed egli stesso avrebbe potuto condurla, non
mancandogli gli strumenti logico-matematici, tra l'altro da lui medesimo
messi a punto (vedi i principi della dinamica).
Proviamo a farlo noi.
Dunque un moto circolare del "raggio" intorno ad un centro: un centro
geometrico, in cui non c'� nulla, e siamo nel vuoto.
Questo moto va giustificato dinamicamente.
Newton stesso ci insegnerebbe che un moto circolare, caso particolare
della generica traiettoria ellitica, � possibile intorno ad un centro di
massa, ma non � evidentemente il nostro caso: nel centro intorno a cui
ruota la particella non c'� nulla, si tratta solo di un punto ideale.
Non � evidentemente nemmeno il caso di un'evoluzione aerea in
un'atmosfera, con traiettoria circolare che si ripete con il timone
bloccato in una posizione di sterzo e motore sempre attivo: siamo nel
vuoto, oltre che di campo, anche di qualsiasi mezzo resistente.
Forse il nostro ha lasciato perdere perch� la cosa gli richiamava i
famigerati epicicli tolemaici: anche l� si trattava di moti circolari
intorno a punti in cui non c'era nulla, e per risolvere dinamicamente il
problema, come era stato fatto anche prima dell'introduzione degli
epicicli, era occorso ricorrere a sfere rigide in rotazione su cui fissare
i corpi celesti.

Secondo voi, come si risolve il problema, utilizzando la dinamica
elementare newtoniana, una volta esclusa la presenza di qualsiasi mezzo,
di campi centralizzati o comunque disposti, e di sfere celesti?

Luciano Buggio


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Received on Sun Jan 02 2005 - 18:09:06 CET

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