Re: orologi fermi

From: Massimo 456b <mgx654a_at_libero.it>
Date: Sun, 29 Dec 2019 20:03:35 +0100 (GMT+01:00)

Giorgio Pastore <pastgio_at_units.it> ha scritto:
> Il 29/12/19 19:14, Massimo 456b ha scritto:...> Nel problema orologio visto come elemento della meccanica> razionale entra> il problema della qualita' come riferimento a un campione.> Il fatto e' che la caratteristica del campione fermo rispetto a> quello in moto e' l'energia fornita al sistema e come il sistema> la utilizza con tutte le conseguenze di difficolta' a svincolare> il modello da cio' che intende rappresentare.> Cosa che con le misure spaziali non avviene.> Il campione e' il campione di un sistema in evoluzione. Dell'evoluzione di quel campione, per essere più espliciti. No evoluzione, no campione.La qualità richiesta in meccanica è quella che serve a poter enunciare il primo principio. Con un orologio buono esiste almeno un sdr in cui i corpi sufficienemente lontani da altri si muovono di moto rettilineo *uniforme*. Con orologi meno buoni l'uniformità sarà peggiore. ma, ripeto questa è la versione "quantitativa' dell' orologio. Per quella "qualitativa" basta un
 a qualsiasi evoluzione.

......

Anche se mi sembra di ricordare che il principio di (minima)
 azione e' nato piu' per ragioni filosofiche che matematiche o
 fisiche. Ed e' nel concetto di azione fisica che risiede quello
 di evoluzione casuale e non causale di un sistema. Visione di
 impronta Leibniziana contrapposta a quella molto piu' rigida,
 quasi teologica del tempo come Newton lo intendeva.
Argomenti che ancora oggi ritengo (a mio modesto parere) discutibili.
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Received on Sun Dec 29 2019 - 20:03:35 CET

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