Re: "asse terrestre" e terremoto estremo oriente
Elio Fabri wrote:
> In cio' che ho letto in questo thread c'erano degli ovvi svarioni (la
> meccanica dei sistemi, questa sconosciuta :-) ) e anche cose giuste
> dette da qualcuno. Pero' non tutte giuste, mi pare, e comunque mi pare
> che manchi sempre qualcosa.
I tuoi interventi sono sempre molto attesi e graditi.
> Daniel ha spiegato gia' abbastanza bene la situazione, ma mi pare
> che non abbia chiarito uno o due punti essenziali.
> Scrive infatti:
>
>> Per farla breve, comunque, come tu suggerisci un grosso terremoto puo'
>> cambiare il momento d'inerzia del pianeta (anzi, lo cambia quasi
>> sicuramente) e quindi, necessariamante, il vettore rotazione si
>> modifica per mantenere costante il momento della quantita' di moto.
>
>
> Qui mi pare che manchi un aspetto: che se il corpo non e' rigido, non
> e' nemmeno tanto chiaro che cosa vuol dire "cambiare il momento
> d'inerzia".
> Giustamente hai precisato poco prima che il mom. d'inerzia e' un
> tensore: quindi dire che esso cambia ha poco senso se non si precisa
> _rispetto a quale riferimento_, e dato che il corpo non e' rigido, non
> possiamo banalmente dire "rispetto a un rif. solidale al corpo"...
> Possiamo forse capire un po' meglio se faciamo la seguente
> schematizzazione, non troppo sbagliata per un terremoto:
> - la Terra e' rigida fino a un certo istante, cambia bruscamente
> la sua configurazione (distribuzione delle masse) e poi rimane rigida
> nella nuova configurazione.
> Allora avremo che il tensore d'inerzia sara' costante (se riferito
> alla Terra rigida) fino all'istante del terremoto. Cambiera'
> bruscamente a quell'istante, e poi rimarra' di nuovo costante (semnpre
> rispetto alla Terra rigida).
Anche io mi sono accorto che avrei dovuto dilungarmi molto di piu' ma,
come ti sarai accorto, sono piuttosto pigro...
Penso che sarebbe stato opportuno definire un sistema di riferimento
inerziale centrato nel centro di massa della terra e orientato in
qualche modo opportuno con le stelle fisse, magari con l'asse z verso la
stella polare. Anche questo, pero', ha qualche ovvio problema visto che
la terra ruota attorno al sole etc etc. Comunque, diciamo di esserci
intesi sull'essenziale...
> Confesso di non aver chiaro che cosa sarebbe questo "minimo energetico".
> Non vuoi mica riferirti alla "isostasia.
> Se e' cosi', quella porta _localmente_ a un minimo l'en. pot.
> gravitazionale, ma non ha una diretta influenza sul momento d'inerzia.
Effettivamente pensavo proprio al'isostasia. E devo dire che non mi
convince il fatto che i movimenti dovuti all'isostasia non abbiano
influenza sul momento d'inerzia. Io vedo l'isostasia come un modo
"semplice" di spiegare che un corpo plastico in rotazione, in assenza di
altri fattori che in questo caso *ci sono*, tende ad assumere la forma
di un elissoide con la materia stratificata a densita' decrescente verso
l'esterno. Tende, quindi, a rendere il suo momento d'inerzia *piu'
semplice possibile*, o, in qualche modo, a minimizzare qualche energia.
E' vero che il concetto di isostasia viene utilizzato solo localmente,
ma... non siamo mica geologi!!!
In ogni caso metterei in luce una cosa che e' venuta fuori parlando con
amici: la gente e' allarmata dal fatto che si e' parlato di una
variazione dell'inclinazione dell'asse terrestre. Date le grosse
conseguenze di un fatto del genere, la gente farebbe bene a
preoccuparsi; NON del fatto che l'asse di rotazione abbia cambiato
l'inclinazione rispetto al piano dell'eclittica perche' quest'effetto
NON C'E' STATO, ma del fatto che a qualcuno sia venuto in mente di
suggerirlo.
Daniele Fua'
Uni. Milano-Bicocca
Received on Sat Jan 01 2005 - 14:26:54 CET
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