er focaccia wrote:
> stavo sostituendo una lampadina a una vecchia lampada da tavolo e
> appena l'ho accesa s'e' subito fulminata. Era una lampadina da 100W
> opaca. Confrontandola con una nuova (avevo perso un pacco da 4) ho
> visto che questa presentava da una parte una sorta di effetto
> "affumicato", ovviamente dall'interno. Anche se devo dire le strisce
> "affumicate" sono di un colore biancastro invece che nero...
Durante i vari viaggi dalla fabbrica fino a casa tua e' possibile che la
lampadina abbia subito un'urto tale da far accavallare un paio di spire
del filamento. Il risultato e' che il percorso "elettrico" e' diventato
piu' breve, cioe' la resistenza presentata e' minore.
Ora dalla formula I=V/R (derivata dalla V=RI legge di Ohm) e' evidente
che al diminuire della resistenza aumenta la corrente.
In altre parole quando hai dato tensione, la corrente ha superato la
capacita' della lampadina. Questo e' confermato da un lampo bianco.
Infatti una lampadina normalmente quando si brucia non fa effetti
speciali, ma si limita a "spegnersi". Se invece si vede una forte luce
prima della "fine", vuol dire che il filamento si e' accavallato.
Il risultato e' il filamento si e' letteralmente vaporizzato e quelle
macchie bianche che vedi sono appunto i vapori di tungsteno.
Essendo un'articolo di uso comune e di costo modesto (anche se non
minimo) la gente e' abituata a maltrattare le lampadine, a gettarle sul
sedile della macchina e cosi' via.
In realta' le lampadine ad incandescenza sono delicate come le lampade
alogene. Solo che una lampada alogena costa 4-6 euro e quindi la
trattiamo con un certa delicatezza - e magari nella confezione e' anche
imbottita.
Consiglio: al momento dell'acquisto controlla che il filamento si
presenti regolare, senza groppi o altre stranezze e poi trasporta le
lampadine con cura, trattandole come se fossero uova.
Pekilan
Received on Wed Dec 22 2004 - 03:25:32 CET
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