Re: avanzamento del perielio di Mercurio

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Thu, 23 Dec 2004 21:13:03 +0100

dumbo ha scritto:
> per quel che ne so, ci sono due libri divulgativi e un articolo che
> cercano di spiegarla in modo semplice; i libri giustificano
> l'esistenza dell'effetto senza pretendere di calcolarlo, l'articolo va
> oltre e ricava anche la formula (non so se la deduzione � corretta,
> non l' ho mai letta con attenzione, ma ho qualche dubbio).
>
> I due libri sono
> D.W. Sciama, " La Relativit� Generale" Zanichelli,
>
> R. Sexl & H. Sexl " Nane Bianche Buchi Neri " Boringhieri
>
> L'articolo �:
>
> autore M.W.P.Strandberg
>
> titolo: Special relativity completed: The source of some 2s
> in the magnitude of physical phenomena
>
> rivista: American Journal of Physics
>
> volume, pagine, anno: 54, 321 - 331, aprile 1986
Grazie delle segnalazioni.

Il libro dei Sexl ce l'ho e l'ho guardato.
Non mi ricordavo affatto che ci fosse quel discorso, che a prima vista
mi ha lasciato parecchi dubbi. Pero' vorrei pensarci con piu' calma.

La cosa che piu' mi disturba (a parte l'uso della massa
relativistica...) e' questa:
"Il Sole e' circondato da un campo gravitazionale, associata al quale
vi e' una densita' di energia e di conseguenza una densita' di massa
che contribuisce alla forza gravitazionale del Sole." (pag. 30)

Credo di non doverti spiegare che cosa non mi piace...
Poi ci sono dei giochi di prestigio con l'energia negativa...
Mah.

> il redshift gravitazionale si deduce dal principio di equivalenza
> unito alla conservazione dell'energia, senza bisogno d'altro, penso
> che su questo non ci siano dubbi.
Anche ragionando su un rif. accelerato, senza conserv. dell'energia.
E' l'approccio originario di Einstein.

> La deflessione della luce viene spiegata in _tutti_ i testi di
> divulgazioni che conosco, anche in quelli scritti da esperti (per
> esempio Einstein e Infeld nell' Evoluzione della Fisica) come una
> conseguenza necessaria del principio di equivalenza: si usa il famoso
> esperimento mentale del razzo accelerato con raggio di luce che lo
> attraversa e conseguente curvatura della luce a giudizo
> dell'astronauta.
> Nonostante quest'argomento abbia una diffusione universale, non sono
> convinto che sia corretto: a farmi dubitare � la teoria di Nordstrom,
> che da un lato rispetta il principio di equivalenza e dall'altro
> prevede una deviazione della luce esattamente nulla.
> Che si deve pensare?
Non conosco la teoria di Nordstrom, se non di nome...
Ma quanto all'uso del PE per la deflessione, direi questo.
E' chiaro che e' un estrapolazione un po' pesante, perche' il PE ha
solo valore locale, quindi non potrai mai usarlo per calcolare la
deflessione "in grande".
O meglio lo puoi fare "all'ingrosso", sostituendo il campo reale del
Sole con un pezzo di campo uniforme. Cosi' facendo l'ordine di
grandezza dell'effetto torna.

er focaccia ha scritto:
> In realta' mi sembra che questo effetto sia previsto anche dalla
> relativita' ristretta e il calcolo non e' difficile (ci riuscii
> anch'io ai miei tempi...), e quindi e' comprensibile (mi sembra che il
> punto fosse che non si conservasse qualcosa, tipo il momento angolare
> o il vettore di Lenz). Quindi se ti chiedi come mai la fisica
> newtoniana non c'azzecca in questo caso, una parte dei motivi puo'
> essere "capita" senza la RG.
E' il vettore di Lenz ;-)

Ma e' il miscuglio della gravita' con la RR che non convince: come ce
la metti?
Come tratti il potenziale gravitazionale? Come uno scalare? come un
q-vettore?
L'approccio usuale e' di trattarlo come un pot. elettrostatico. Ma con
quale giustificazione?

> Il problema pero' e' che c'e' dell'altro e ci vuole RG per dare conto
> ai dati sperimentali (l'effetto dovuto alla RG non e' piccolo)
Anche...
                                                  

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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Thu Dec 23 2004 - 21:13:03 CET

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