Problema Datazione con isotopi
ciao a tutti,
questa domanda nasce dal fatto che sento spesso alcuni personaggi
smentire le datazioni di oggetti/reperti fatte da specialisti usufruendo
della tecnica dei radioisotopi,magari anche supportata anche da tecniche
di scintillazione.
La loro obiezione sull'esattezza di una datazione, basata sul tempo di
dimezzamento di un elemento chimico per es carbonio 14 per gli organismi
viventi e uranio per rocce antiche,e' centrata sul fatto che il campione
in oggetto potrebbe essere stato "contaminato" con elementi che poi gli
scienziati "confondono" con il prodotto di trasformazione dell'elemento
di partenza:per esempio ,si trova un fossile di 500milioni di anni,si
vede che contiene 1g di uranio e 0,01g di piombo,la datazione in base al
decadimento U-->pb dice che ha 450milioni di anni,ma se un tizio
contamina il campione con un po' di pb lo potrebbe far diventare vecchio
arbitrariamente.
Qualcuno di voi,mi potrebbe dire allora quanto puo' essere attendibile
una datazione con radioisotopi anche ammettendo che non ci sia "malizia"?
grazie a tutti per l'attenzione.
Received on Mon Dec 20 2004 - 20:16:24 CET
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