"CptKirk" <CptKirk_at_estranet.it> wrote in message
news:jVDud.280553$b5.13666676_at_news3.tin.it...
Caspita, era cambiato il mio interlocutore e non me ne ero accorto.
Ti avevo confuso con cUpY' (pero' che nick strani che avete :-) !!!)
Poiche' lui aveva raccolto il mio invito a risolvere il quesito riguardante
l'effetto Doppler classico mi sembrava che tale invito fosse stato raccolto
da te.
> Forse ho capito male cosa intendono con il discorso:
> " Ci� non toglie che, a parte questo, non noteranno alcun effetto sul
"loro"
> tempo: cio� a ciascuno il proprio orologio sembrer� scorrere sempre con
> la consueta velocit�. Se, invece, uno guarda l'orologio dell'altro gli
> sembrer� scorrere pi� lento del normale (e questo capita ad entrambe!).
> Tanto maggiore sar� la loro velocit� relativa tanto pi� lento gli sembrer�
> l'orologio dell'altro. La formula con cui ciascuno vede passare il tempo
> sull'orologio dell'altro �...."
>
> preso dal sito indicato prima.
> Da come c'� scritto non � un problema di ritardo nel giungere le immagini
> ma di rallentamento delle immagini (uno legato alla distanza e l'altro
> legato
> alla velocit� relativ�).
Quello che io ti sto dicendo e' esattamente che *devi* risolvere proprio il
problema riguardante il "rallentamento" con il quale riceviamo le immagini.
Ti chiedo di risolvero dimenticando tutto cio' che hai mai sentito dire
della relativita'.
Il punto e' che se uno non ha ancora capito la RR allora non ***sta capendo
il significato*** della proposizione "Se, invece, uno guarda l'orologio
dell'altro gli sembrer� scorrere pi� lento del normale (e questo capita ad
entrambe!)". In particolare non ha capito cosa significa "guardare".
Purtroppo ti ho confuso con l'altro utente e ora non mi ricordo piu' bene,
ma mi pare che fossi tu a parlare di cose "pratiche".
Ecco, io ti ho posto proprio una questione pratica, addirittura banale se
vuoi.
L'astronauta si scatta una foto ogni dT e poi le spedisce al sedentario. Il
sedentario le ricevera' ad intervalli diversi da dT e io ti ho chiesto di
calcolare questi intervalli sapendo che le foto al sedentario gliele portava
un postino a cavallo e i cavalli viaggiano a velocita' c.
Quello che io sostengo e' che senza risolvere questo problema (problema che,
sottolineo ancora, e' un problema classico nel senso che non ha nulla a che
fare con la relativita') ***non puoi*** capire il paradosso dei gemelli in
quanto non riesci nemmeno a capire in cosa consisterebbe il paradosso. Cioe'
quello che io sostengo e' che se non si passa per il problema che io ti sto
proponendo allora per comprendere il paradosso dei gemelli si deve prendere
qualche altra strada che pero' e' piu' lunga.
E' di fondamentale importanza capire che il verbo "vedere" ***non si puo'
utilizzare*** finche' non si capisce cosa significa (cioe' finche' si e'
convinti che quel verbo puo' avere il solo significato che tutti gli
attribuiscono allora si puo' star certi che non si e' ancora capito quali
altri eventuali significati gli si potrebbero attribuire in relativita',
quindi non si puo' usare).
Questo non e' un aspetto secondario. E' di centrale importanza!!!
Einstein in sostanza ha iniziato a costruire la RR dopo essersi posto la
domanda (e aver trovato una risposta): "Ma come cavolo si fa a "vedere" da
un riferimento "fermo" i punti di un riferimento in moto"?
A me pare che sorvolando su questa domanda (ad esempio non capendone il
senso) sia impossibile capire una qualsiasi cosa della RR.
Nell'esempio che ti ho proposto il verbo "vedere" si puo' usare perche'
abbiamo spiegato cosa significa (e lo possiamo usare solo in quel senso).
Sappiamo cosa intendiamo quando diciamo "Il sedentario "vede" l'astronauta".
Intendiamo che vede le foto che gli porta il postino (cioe' vede qualcosa
che e' li' dove si trova lui). Ad esempio non possiamo dire che
"l'astronauta "vede" il sedentario" perche' al sedentario nessun postino gli
sta portando foto.
> Sul resto del messaggio per ora non rispondo (devo rileggerlo), ma volevo
> rispondere a questa cosa prima (possibilmente) che tu legga l'altro
> messaggio senza sapere che � precedente al fatto che ho letto questo...
> insomma ...che casino ;-)
Beh si' ... un po' incasinata la storia ... io non ho nemmeno capito bene
quale messaggio avrei dovuto leggere prima. Ad ogni modo, credo che la mia
risposta sarebbe in ogni caso la stessa e cioe' sarebbe l'invito a risolvere
intanto il problema riguardante l'effetto Doppler classico.
> Ciao!
Ciao.
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Mon Dec 13 2004 - 14:15:15 CET