Re: Chi tace *non* acconsente

From: Franco <englishenglish_at_tin.it>
Date: Fri, 10 Dec 2004 11:33:15 GMT

Stefano Gemma ha scritto nel messaggio ...
CUT
>Aggiungerei che, va bene "estendere i sensi" con la matematica, ma, come mi
>hanno ricordato, serve poi l'esperimento, per le verifiche. Ci� che non �
>direttamente "misurabile" deve esserlo almeno indirettamente... senn�, per
>la fisica, non esiste (correggetemi, se sbaglio!).

CUT

Dici molto bene, e colgo l'occasione per riportare un esempio storico dove
Kelvin sul finire dell'Ottocento esprime in modo forte le sue perplessit�
sulla teoria di Maxwell.

Queste perplessit� sorgevano sia dell'astrattezza formale della teoria del
campo e ovviamente a causa della carenza di prove sperimentali decisive
sulla propagazione delle onde elettromagnetiche.

Se noti, � come nel caso di Einstein in certo senso. Loro si trovavano
difronte ad una teoria che prevedeva certi fenomeni e rispettavano questa
teoria, ma i dati sperimentali erano carenti.

Per noi oggi invece le onde elettromagnetiche sono una realt� (a volte anche
pericolosa!). E il problema � inverso, se rifletti bene. E cio� non tanto
essere convinti se quello che diceva Maxwell corrispondesse a una realt�
esistente o meno, ma "interpretare" bene la sua teoria.

Come vedi, paradossalmente i termini del discorso cambiano, si invertono.

Con Einstein e il paradosso dei gemelli per es. abbiamo difficolt� a
"credere" e solo la teoria pu� aiutarci(oltre a esperimenti con gli orologi
atomici o particelle negli acceleratori etc etc).

Mentre se parliamo di Maxwell il problema si risolve subito, e solo chi �
interessato al dettaglio matematico si spinge oltre, gli altri invece si
contentano del fatto che le onde elettromagnetiche "esistono".

E infatti Hertz riusc� a costruire un oscillatoree e un risonatore grazie ai
quali pot� compiere esperimenti sulla propagazione di onde elettromagnetiche
nello spazio.

Gli esperimenti gli confermavano che le onde elettromagnetiche erano formate
da due componenti ortogonali, proprio come previsto da Maxwell, e che la
propagazione nello spazio portava, in condizioni determinate, a tipici
fenomeni ottici quali la riflessione, la rifrazione e l'inferenza.

Cos� si dimostr�(empiricamente con l'aiuto del trattato di Maxwell) che
esistevano onde elettromagnetiche che si muovevano analogamente alle onde
luminose.

Ovviamente i problemi non erano risolti, e neppure mi addentro nel prosieguo
della problematica. Ma l'ho voluta portare come esempio su quanto ho gia
detto nei precedenti msg, e cio� che la matematizzazione del sapere �
fondamentale per continuare a "vedere" e ovviamente a generalizzare i
fenomeni, dando un quadro di unicit� delle leggi della natura.

Ma ovviamente solo gli esperimenti(infatti questa � scienza!) possono
validare una teoria.

Ma per quanto riguarda la fisica moderna e in particolare la Meccanica
Quantistica, bisogna usare molto "il senso" matematico. Sia per capire bene
e sia per non cadere nella trappola di voler "vedere" cose che non ha senso
alcuno vedere.

E' come se qualcuno non potendo udire gli ultrasuoni cominciasse a non darsi
pace sulla essenza degli ultrasuoni o magari delle onde elettromagnetiche
che non vediamo con gli occhi.

La cosa importante � che questi fenomeni siano reali e certificati da
esperimenti che ne mettono in mostra la loro esistenza. Sta a noi per�
cercare il giusto quadro interpretativo, e come gia detto, ritrovare anche
una "visione" gnoseologica che sia capace di farci "vedere" almeno il senso,
cio� il significato di queste teorie.

Ed � questo il problema della fisica moderna, che ancora cerca soluzione.
Non si tratta solo di un problema di fisica o di matematica ma proprio di
riduzionismo alla rovescia. Cio� passare a "ridurre" queste conoscenze
fisico matematiche alle nostre classiche categorie di spazio e tempo.

In buona sostanza quello che gli appassionati di fisica,( che per� non ne
seguono le teorie matematicamente formalizzate) chiedono � proprio una
possibilit� di "vedere" con una interpretazione concettuale proprio questi
risultati.

Ma non possiamo affidarci ad esempi estemporanei, ed � per questo che
bisogna "fondare" nuove categorie di spazio e tempo. Cosa, che come gia
detto, non � compito giustamente n� del fisico n� del matematico ma di una
sensibilit� che supera entrambe inglobando queste discipline insieme ad una
fenomenologia della percezione del soggetto conoscente. Quindi si tratta di
fondare una nuova gnoseologia.


Saluti a tutti
Franco
Received on Fri Dec 10 2004 - 12:33:15 CET

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Fri Nov 08 2024 - 05:10:22 CET