Il 09 Dic 2004, 22:06, "dumbo" <_cmass_at_tin.it> ha
scritto:
> > [...] diciamo che fino a qui ero d'accordo.
> >
> > > ma devi comunque uscire dalla cinematica pura e
> > > introdurre un fattore dinamico.
> >
> > Allora diciamo cos�: puoi uscire dalla cinematica in modo
> > puramente geometrico assumendo una metrica pseudo-
> > riemanniana.
>
> qui non ti seguo: in RR la geometria dello spaziotempo
> � riemanniana (con curvatura nulla), non pseudo-tale.
> Forse volevi scrivere "pseudoeuclidea" ?
Una struttura riemanniana su una variet'a differenziabile Mn di classe
CK con k > 2, 'e un campodi tensori metrici di classe Ch con h > 1
definito
su tutto Mn. Se, in particolare, i tensori metrici sono proriamente
euclidei, tale struttura
si chiamera' propriamente riemanniana, altrimenti pseudo-riemanniana.
> > Oppure assegnando il gruppo di simmetria
> > ed interpretando le trasformazioni. Dato il gruppo esiste la
> > sua metrica di K.
>
> cio�? Non conosco la metrica di K.
Killing.
> >data la metrica di K. le traiettorie inerziali
> > minimizzano l'intervallo di K. ergo la dinamica appare come
> > una propriet� geometrica.
>
> questo se non sbaglio equivale a dire che la dinamica
> (e quindi l'inerzia) la puoi dedurre dalla sola geometria.
Sbagli perche' non ho detto che contiene tutta la dinamica,
ma che contiene quell'ingrediente dinamico che necessita per
evidenziare l'asimmetria. Quanta forza tu debba applicare
per costruire una cinematica non entra nella caratterizzazione
del tempo proprio. E' per questo che dico che il fenomeno
e' una proprieta' geometrica piu' che dinamica.
> Ma se cos� fosse avremmo spiegato l'origine dell'inerzia,
> che invece mi sembra tuttora inspiegata.
E' l'entita' dell'inerzia che risulta inspiegata
come la struttura stessa dello spazio tempo
che e' ancora soggetto di ricerca. Non c'e'
ancora una spiegazione da principi a priori come
Galileo Galilei avrebbe desiderato la fornissero i filosofi,
del perche' le dimensioni sono tre.
Ga.Ga. nel suo dialogo dimostra che le dimensioni spaziali
sono tre sulla base di un argomento descrittivo. E' in qualche
modo quello che facciamo anche noi quando poggiandoci sulla
base einsteniana attribuiamo una metrica allo spazio tempo.
> > In verit� ho forti dubbi sul fatto che
> > un mondo cinematico potrebbe esistere per la nostra ragione
> > ma qui si sconfina in territori kantiani, o meglio post-kantiani.
> beh, scusa se dico una banalit�, ma un mondo ideale cinematico
> pu� certamente esistere per la nostra ragione, lo dimostra il fatto
> che la cinematica esiste come disciplina razionale.
Il discorso e' piu' delicato per quel che ne ho capito. E' certo vero
che possiamo immaginare, e che i frutti dell'immaginazione non sono
vincolati alla percezione dei sensi ma questo non confligge secondo
Kant con il fatto che la ragione rifletta l'esperienza e che
l'esperienza proceda dalla ragione. Il discorso e' delicato ripeto.
Alcuni filosofi moderni sospettano che l'empirismo condotto alle sue
necessarie conseguenze conduca all'idealismo. Ora io non ho una fede
idealista, ne' credo nell'impossibilita' di un mondo conforme ad una
ragione ideale intellegibile ma ancora sconosciuta. D'altra parte che un
sistema filosofico si possa fermare prima di avere indagato le proprie
conseguenze logiche nella rappresentazione del vero non e' questione
dubitabile. Berkeley basava la sua fede su una rigorosa posizione
empirista, ma io sospetto, non credo, che ci siano piu' cose in cielo ed
in terra di quanta la filosofia ne possa immaginare. E' questo quel che
credo, che oggi non possiamo escludere questo sospetto e se dovessimo
escluderlo allora avremmo dimostrato altro. Fa parte di questo
stesso spirito il sospetto, non la certezza, che una filosofia basata su
un difetto di informazione sia __impossibile per la ragione___. Dove con
ragione intendo un sistema coerente senza contraddizione logica e con i
fatti deducibili dall'esperienza attuale oggi ed in futuro.
Fa parte di questo modo di pensare ritenere anche che la pienezza della
ragione non sia necessariamente intellegibile. Non possiamo sapere tutto
e possiamo sempre apprendere qualcosa che rende impossibile alcuni
scenari pensabili. D'altra parte ritengo che apprendere equivalga sempre
a scoprire una irrazionalita' del sistema teorico che precludeva senza
ragione, appunto, la rappresentazione di alcuni fenomeni.
Dunque penso che l'equivoco discenda da questo: che pensabile non
equivale a razionale. Molti dei sistemi di interpretazione dei fatti
diventano impossibili per la nostra ragione nel momento in cui scopriamo
che e' possibile ordinare lo stesso campo di esperienza in uno scenario
piu' ampio e con maggiore campo di coerenza. Ma in questo modo di
vedere ogni sistema di pensiero puo' contenere un inganno che gli
preclude la completa conoscenza della propria ragione.
Anche se i sistemi concreti possono essere piu' remotamente irrazionali
trovo quasi immediato riconoscere su queste premesse che la cinematica
e' una rappresentazione di una parte della ragione, e che un mondo
puramente cinematico invece non e' razionale anche se di questa evidenza
ognuno puo' raggiungere diversi gradi di evidenza. Un parziale
scetticismo e' compatibile con questo
punto di vista. Una posizione pienamente scettica alla Hume non mi
appartiene, nella misura in cui credo che la ragione di ognuno e'
limitata, dunque possono esistere fatti che nessuna ragione e'
costitutivamente capace di rappresentare. Fra questi fenomeni non e' la
cinematica in tre dimensioni piu' una che invece e' un sistema di
pensiero parziale ed irrazionale rispetto al campo dei fenomeni
degli oggetti macroscopici. Questo non esclude che sia possibile
una spiegazione completamente cinematica non solo dello spazio e del
tempo, ma anche della dinamica. Mentre come dicevo: ho forti dubbi sul
fatto che un mondo cinematico potrebbe esistere per la nostra ragione,
perche' nel nostro contesto di discussione la cinematica e' intesa
in una accezione assolutamente generica ed in quanto tale non razionale.
Ma sicuramente
> un mondo _concreto_ puramente cinematico (e quindi senza inerzia)
> sarebbe invivibile per noi umani.
Hai detto poco.
> bye
> Corrado
>
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Received on Fri Dec 10 2004 - 16:50:12 CET