Re: Parodosso termotecnico.

From: Fabrizio Cattaneo <fcattaneo_at_inwind.it>
Date: Mon, 6 Dec 2004 18:05:20 +0100

> Quindi ho "pi� isolante"
> ma anche una maggiore dispersione. Chi vince tra le due tendenze opposte?
> Dipende appunto da quanto l'isolante � bravo ad isolare, e da quanto la
> convezione esterna sia intensa.

Ok, e' evidente che l'azione del raggio critico e' in funzione del tipo di
isolante adottato.

Ma ha senso parlare di ''raggio critico'' quando si ha a che fare con
isolanti usati normalmente in termotecnica; cioe' isolanti molto efficaci
come il poliuretano, il polistirolo o la lana di roccia ?

O probabilmente ha senso solo considerando materiali ''abbastanza''
conduttivi di calore ?

Allora :
Supponiamo che esista un materiale perfettamente conduttore al calore,
quindi che non oppone nessuna resistenza al sua passaggio... diamogli anche
un nome.. ''superferro'' .

Ora,
supponiamo di costruire un tubo in ''superferro'' e di far circolare al
suo interno, un fluido tenuto costantemente alla temperatura di 80 gradi.

In queste condizioni il tubo disperdera' nell'ambiente ( fisso a 20 gradi )
una quantita' di calore X .

Supponiamo di avvolgere sul tubo delle lamine sempre di ''superferro'' in
modo da aumentare progressivamente il diametro esterno del tubo.
.. in queste nuove condizioni il tubo dovrebbe disperdere di piu' perche'
la superficie esterna aumenta.

Questo porta alla considerazione che aumentando lo spessore del tubo
aumenta anche la sua superficie esterna, quindi la quantita' di calore
ceduta all'ambiente aumenta progressivamente.


Vorrei capire se questa considerazione e' applicabile anche su materiali
''reali'' ... in pratica quale relazione matematica c'e' tra l'aumento di
dispersione di calore dovuta all'aumento della superficie rispetto alla
diminuzione di calore dovuto all'aumento dello spessore ?

Si puo' presupporre l'esistenza di un raggio critico al di sopra del quale
cambia la tendenza ? .. mi spiego aumentando lo spessore aumenta o
diminuisce la dispersione fino ad un certo valore dove si avrebbe l'
inversione di tendenza.

Nel caso esista un raggio critico esiste anche un valore di conducibilita'
termica che ne annulli l'applicabilita' pratica?.. mi spiego se aumento la
superficie utilizzando
materiale coibente e' chiaro che un aumento dello spessore porti sempre ad
una diminuzione della quantita di calore ceduto all'ambiente e la
componente di dispersione superficiale e' sempre inferiore rispetto a
quella dovuta allo spessore.

C'e' una relazione matematica tra la conducibilita' termica e il fatto che
la componente superficiale sia sempre inferiore a quella dello spessore ?

Mi spiego..
.. per es. sopra un certo valore di conducibilita' termica ( y) esiste un
raggio critico o comunque la dispersione di calore aumenta progressivamente
con lo spessore; mentre sotto (y) la dispersione di calore diminuisce
sempre con l'aumetare dello spessore.


Ti ringrazio,
Fabrizio.
Received on Mon Dec 06 2004 - 18:05:20 CET

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