Re: Chi tace *non* acconsente
Roberto Anglani ha scritto nel messaggio ...
>Bisogna sottolineare, tuttavia, che per "capire" quello che alcuni di voi
>vogliono "capire" ci vuole la sacra matematica.
>Senza la matematica...il resto � silenzio. E' dura ammetterlo ma � cos�.
>Senza i concetti di metrica, variet� e senza il formalismo
>quadridimensionale � assolutamente proibitivo intedere il superbo messaggio
>einstieniano.
CUT
Concordo pienamente, e aggiungo che lo stesso Enrico Bellone (1) vede la
seconda Rivoluzione Scientifica(dopo quella di Newton) proprio con Laplace e
Fourier, i quali si affannavano proprio a far passare questo messaggio. E di
conseguenza la Fisica moderna � figlia di questa rivoluzione gia avvenuta
nel '700. Praticamente da un punto di vista metodologico le radici della
fisica moderna, come della teoria maxwelliana, sono da ricercare nella
metodologia di Laplace, Fourier e Lagrange.
Per dirla in modo semplice ma efficace, � come se lo stesso linguaggio
matematico fosse esso stesso nella sua essenza occhi e orecchie per
continuare a vedere e sentire cose che non sarebbero possibile n� vedere
n� sentire. E quindi anche le nostre deduzioni non possono pi� fondarsi sui
sensi ma sui concetti matematici.
Si tratta di una concettualizzazione difficoltosa proprio perch� quando non
� pi� legata alla esperienza sensoriale � come se "mancasse il terreno sotto
i piedi" sul quale "poggiare" i concetti stessi. Ma in realt� �
l'esperimento che diventa "terreno" su cui poggiare quelle
concettualizzazioni matematiche.
Quando ci parlano di ultrasuoni che non possiamo udire, nessuno ne mette in
dubbio la esistenza, perch� ben ci rendiamo conto che il nostro "strumento"
uditivo pu� avere un limite, ma in qualche modo sappiamo cosa � un suono
udibile e se ci dicono che ne esistono di non udibili, allora capiamo che
trattasi di un fenomeno della stessa natura ma che "noi" non percepiamo.
Ma la matematica(intesa come "senso" che scruta la natura) va ancora oltre,
e ci fa "vedere" o "udire" cose che normalmente non vediamo e non sentiamo.
Lo stesso Einstein come tutti sapranno ebbe parole d'elogio per la potenza
dello strumento matematico e dopo la teoria del 1905 studi� con Grossmann il
calcolo differenziale assoluto eretto a sistema da Ricci e Levi-Civita e
applicato anche alla fisica teorica.
In sostanza dobbiamo affidarci agli esperimenti e alla matematica.
Lo stesso Segr� (2) -testimone di passaggi epocali nella storia della
fisica - comprese che solo la nuova generazione avrebbe potuto capire il
nuovo mondo che si andava a svelare con la fisica moderna.
Resta a noi per�, cercare un disvelamento ulteriore e cercare di dare un
"significato" alle categorie di spazio e tempo. Cosa che sia la matematica
che la fisica non possono fare per la loro stessa essenza.
Ed � in questo campo che entrano in gioco sensibilit� diverse per
"riallineare" il senso comune con il "senso" fisico matematico.
E' un compito arduo difronte al quale ogni intelletto appassionato alle
meraviglie della natura si trova, e ancora noi oggi non possiamo sottrarci
sia alla meraviglia che ci provoca tanta sapienza sia alla esigenza di
fondare nuove categorie gnoseologiche.
Il paradosso � quello di trovarci di fronte a un riduzionismo alla rovescia.
Ovvero "riportare" i risultati degli esperimenti e delle equazioni in un
ambito "esperibile" dalle nostre "classiche" categorie di spazio e tempo.
E' per questo che la Fisica � e resta(con l'indispensabile apporto della
matematica) l'unica disciplina in grado di fondare la conoscenza tutta,
perch� fa da avanposto a ogni ulteriore grado di conoscenza.
Saluti a tutti
Franco
(1) Enrico Bellone, Storia della fisica moderna e contemporanea,UTET,
Torino, 1998.
(2) Emilio Segr�, Personaggi e scoperte della fisica contemporanea,
Mondadori,1996(1^ ed. 1976)
Received on Wed Dec 08 2004 - 18:23:54 CET
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