"all" <domeniconi.a_at_libero.it> ha scritto nel messaggio
news:31in2gF3b63avU1_at_individual.net...
> > Non so neppure che cosa voglia dire chiunque parla di "tempo che scorre
> > piu' lentamente".
> > Dico sul serio: e' un'espressione che mi ripugna a un livello che
> > definirei "gastrico :-)
> Ok, perdonami la terminologia. Non sono un esperto e sto semplicemente
> leggendo un testo divulgativo pertanto non ho tanta dimestichezza con
queste
> cose.
e' per caso "Spaziotempo", (Boringhieri) di Roman Sexl e non so
chi altro?
> Sul testo "Cos'� la relativit�" di Martin Gardner.
> Lo dice "implicitamente" quando parla del solito paradosso dei gemelli.
> Dice che: A parte con un razzo spaziale mentre B resta sulla terra;
mi pare che per distrazione tu abbia scambiato A con B, stando a quel
che dici dopo. Ma non ha importanza.
> quando B torna � pi� giovane. Quindi il tempo per B e trascorso pi�
> lentamente. Come mai? Non si potrebbe supporre che sia stato A a
> viaggiare e B sia sempre stato fermo? La spiegazione che da il libro
> � che B � stato in movimento rispetto all'universo, mentre A non lo �
stato.
ho letto quel libro molti anni fa e non ricordo quasi niente,
ma credo che il passo "incriminato" si possa interpretare
cos� (con conseguente assoluzione, ma fino a un certo punto,
dell' autore). Gardner risolve il paradosso dei gemelli
ricorrendo all'accelerazione oggettiva dell'astronauta
quando inverte la rota per tornare, e quando frena per
atterrare. E' il cambiamento di sistema inerziale che lui
effettua quando accelera (a differenza del gemello
terrestre che resta sempre nello stesso sistema inerziale)
e le conseguenti forze di inerzia all'interno dell'astronave
(forze che a terra non si sentono) a causare quella
dissimmetria fra A e B che risolve il paradosso. Se hai
seguito gli altri post di questo thread sai di cosa parlo.
A questo punto Gardner si pone (suppongo) il problema
di spiegare l'origine di queste forze di inerzia.
Non volendo ricorrere allo spazio assoluto di Newton,
perch� non sarebbe nello spirito della RG (della RR s�,
ma mi sembra di capire che Gardner svolga tutto nell'ambito
della RG) ricorre al principio di Mach: le forze di inerzia
vengono fuori quando il sistema accelera rispetto alla
materia dell'universo. Credo che sia l'unica spiegazione
possibile se vogliamo assolvere l'autore.
Resta per� il fatto che la frase, almeno come l'hai riportata tu,
� decisamente infelice: invece di dire:
" l'astronauta � stato in movimento rispetto all'universo"
avrebbe dovuto dire " l'astronauta ha accelerato rispetto
all'universo ". Infatti il "movimento rispetto all'universo"
senz'altra specificazione si potrebbe intendere come movimento
rettilineo uniforme, che evidentemente nel caso dei gemelli non
pu� esserci (almeno, non costantemente) dato che alla fine del
viaggio si incontrano, e che comunque non risolverebbe il
paradosso.
Ciao,
Corrado
Received on Mon Dec 06 2004 - 18:17:21 CET
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