Il giorno martedì 14 gennaio 2020 07:50:03 UTC+1, brunoh..._at_gmail.com ha scritto:
...
Poi c'è l'evento dei fulmini in testa e coda del treno che l'uomo al di fuori
del treno vede come simultanei, mentre l'uomo nel treno vede prima quello
della testa perchè gli va incontro, ma lui NON sa che gli sta andando
incontro perchè si crede fermo, quindi non sapendo del suo moto giudica come
si è detto che è caduto prima il fulmine della testa del treno.
Tutto questo nello spazio senza riferimenti va bene.
>
Va bene in qualsiasi caso *purché i riferimenti siano inerziali*. Inoltre "sapere o non sapere del suo moto" è privo di senso: NON ESISTE un moto assoluto!
>
Quando invece si fa lo stesso esempio ma sulla Terra con la stazione ,case e
alberi, l'osservatore sul treno sa del suo moto
>
Non può "sapere" nulla. Lui può solo dire che si sta muovendo rispetto alla Terra, oppure (che è la stessa cosa) che la Terra si sta muovendo rispetto a lui.
Fintanto che i riferimenti sono inerziali, conta SOLO il moto RELATIVO.
Mica un riferimento solidale alla Terra è "il riferimento assoluto"!
Il tolemaismo (se si può dir così) ormai è roba vecchia.
Inoltre, se fosse questo il caso, rifletti meglio su cosa significa "analizzare il problema in un sistema di riferimento" perché NON significa "trovarsi sul treno/astronave" o "trovarsi sulla stazione/sulla Terra": uno può fisicamente "trovarsi" dove vuole, e studiare da li il moto "in qualsiasi riferimento gli pare".
Io adesso "mi trovo" sulla Terra, ma posso studiare il moto di qualcosa in tutti i riferimenti che più mi piacciono.
Dico questo perché è un errore che i profani fanno spesso. Quando un fisico dice "riferimento del treno" o "riferimento della Terra", senza specificare meglio, sa di cosa sta parlando e sa che chi conosce la fisica interpreterà la frase nel modo giusto, ma un profano potrebbe essere ingannato da questa terminologia "sbrigativa"!
--
Wakinian Tanka
Received on Tue Jan 14 2020 - 10:14:04 CET