(wrong string) �

From: all <domeniconi.a_at_libero.it>
Date: Mon, 6 Dec 2004 10:44:20 +0100

>> A me era sembrato chiarissimo che "a questo punto" fosse riferito al
> momento
>> in cui A riceva il segnali di sincronizzazione da I. Il che denota fra
>> l'altro che
>> all ha molto chiara la nozione di evento, come qui-ora oggettivo a
>> prescindere
>> dalla scelta di coordinate.
>
> Io non scommetterei troppo su cio' che era chiaro ad all.

Comunque era esattamente questo che intendevo: l'astronauta deve partire da
A solo nel momento in cui � certo che I e B sono sincronizzati.

Sta di fatto che
> se lui riteneva che anche A avesse a disposizione un orologio
> sincronizzato
> con quelli di I e di B allora sarebbe bastato semplicemente dire
> "all'istante tin (cioe' quando sia l'orolgio di A che gli orologi di I e
> di
> B segnavano tin) A parte. Dopo 5 anni arriva da I e vede che in effetti
> l'orologio di I segna tin+5anni, ma il suo orologio segna soltanto
> tin+pochi
> minuti.

Non credo sia del tutto vero: siccome in precedenza ho riportato il caso dei
gemelli, e giustamente mi � stato fatto notare che ci sono accelerazioni e
"sbatocchiamenti",con questo esempio ho eliminato il problema
"accellerazione". Nel caso che dici tu c'� il tin viene rilevato alla
partenza da A, quindi l'astronauta deve ancora accellerare. Nell'esempio che
faccio io invece nell'intervallo di tempo in cui l'astronauta passa da A e
I, lui pu� fare tutto quello che gli pare, tanto non stiamo misurando nulla!
l'importante � che prima di giungere ad I lui abbia raggiunto una velocit�
costante, e che tutte le misurazioni vengano fatte in condizioni di moto
rettilineo uniforme. E' semplicemente questo che volevo nel mio esempio: che
tutte le misure avvenissero tutte in condizioni di moto rettilineo uniforme.
Received on Mon Dec 06 2004 - 10:44:20 CET

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Fri Nov 08 2024 - 05:10:22 CET