Re: Funzioni d'onda

From: AAnDrEE <andre_m_at_infinito.it>
Date: Mon, 6 Dec 2004 15:39:44 +0100

"Dario Bressanini" <Dario.Bressanini_at_gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:cp15o8$k7r$1_at_newsfeed.cineca.it...

> > Ma allora perche' non si fa nulla per cambiare le cose?

> Evidentemente non tutti la pensano cosi'.
> Ci sono poi, spesso, problemi "politici": la Chimica generale la
> insegnano i chimici inorganici, non i chimici fisici.

si', pero' quegli argomenti di cui parli piu' sotto un inorganico dovrebbe
conoscerli.
Qualunque chimico, penso. E poi oltre a questo che interesse avrebbe un
inorganico a insegnare chimica al primo anno? Cosa gli cambia?

A suo tempo avevo notato anch'io confusioni come quelle di cui parli e sono
andato a rivedere i manuali di ch.gen. in mio possesso.
Posso effettivamente confermare. Riporto alcune affermazioni che fanno.


> Con il risultato
> che spesso si confondono orbitali molecolari con il legame di valenza.

Per esempio nell'Atkins, mille volte criticato per tutte le abbondanti
fregnacce che contiene.
Inizia un paragrafo introduttivo di poche righe 'Orbitali e legami'
e verso la fine dice: <<la descrizione del legame covalente basata sugli
orbitali atomici si dice teoria
del legame di valenza>>.
Subito dopo inizia un altro SOTTOparagrafo intitolato 'I legami sigma e
pi-greco'.
Questo lascia intendere che i legami sigma e pi-greco si inquadrino nella
teoria del legame di valenza.
(atkins, chimica generale, seconda edizione, pag. 321, zanichelli editore).

Adriano Sacco e Paolo Silvestroni non ncorrono in questo errore. Viene
chiaramente detto che la teoria dell'orbitale
molecolare e' troppo avanzata per un corso base e se ne danno solo dei cenni
qualitativi, ma almeno si inquadrano i legami sigma e pi-greco in tale
teoria. Oltretutto Silvestroni (il cui testo e' tanto deprecato da molti su
ISciChim) ha
l'onesta' di dire che la teoria del legame di valenza ha dei limiti:
<<... i risultati essenziali cui si giunge applicando l'una o l'altra
teoria, sono fra loro coerenti. A seconda del *livello* e degli scopi per
cui viene
studiata la struttura elettronica delle molecole conviene servirsi dell'una
o dell'altra teoria. Per corsi di chimica *di base*, nei quali
essenzialmente
si iniziano a studiare i comportamenti chimici generali, e' preferibile la
teoria VB, *meno rigorosa* della teoria MO, ma che consente di visualizzare
con facilita' la geometria delle molecole[...]>>.

Ora se non interpreto male il tuo pensiero, visto che la teoria VB e' troppo
imperfetta non si fa altro che insegnare cose *sbagliate* dunque meglio non
dire nulla. Sbaglio? Oppure la si puo' insegnare ma avvertendo
onestamente dei limiti della teoria stessa?

Non dimentichiamo che in chimica la situazione si
ripete per molte altre teorie chimiche studiate: strutture di
lewis, modello VSEPR, definiz. di Acido e Base (e' ancora sensato parlare
delle def. si Arrhenius?).

> Si parla di "risonanza" quando non ce n'e' bisogno.


qui a cosa ti riferisci in particolare?


> Si dice,
> erroneamente, che il metano e' tetraedrico perche' il carbonio e'
> ibridizzato Sp3

si', questo lo dicono, o lo lasciano intendere tutti. Non sto a riportarti
tutte le cose che dicono
ma Atkins dice esplicitamente questo che critichi.

Sacco nel suo Fondamenti di Chimica:
<<'Ibridi sp_3'. I 4 ibridi, di forma identica ai precedenti, si ottengono
dalla combinazione lineare di un orbitale ns con i tre orbitali np, e sono
diretti verso i vertici di un tetraedro regolare, formando tra loro angoli
di 109,5 gradi>>. (Sacco, seconda ediz. pg 267)

Silvestroni che fa un discorso simile aggiunge nella nota 30 di pg 59 : <<E'
interessante ricordare che fin dal 1874 van't Hoff aveva intuito, in base
agli scarsi dati in suo possesso, che la molecola CH_4 fosse tetraedrica,
con l'atomo di C al centro>>.

Come la mettiamo qui? Sbagliano tutti? Forse io non ho ben capito il tuo
discorso o non ne so abbastanza.
Se potessi illuminarmi ne sarei felice.
Altrimenti devo cominciare a pensare che hanno ragione i numerosi colleghi
cui, negli anni, ho sentito dire che il corso di Ch. Gen. per Fisici non
serve
a nulla ''tanto ci insegnano solo cose sbagliate o teorie sorpassate o cenni
di argomenti che faremo meglio al terzo anno in altri corsi''.



> e altre amenita' del genere.

Tipo? Mi hai messo troppa curiosita' :)


> Faccio sempre un test ai
> miei studenti: chiedo di dirmi, secondo loro, dov'e' situata la densita'
> elettronica nella molecola d'acqua (oltre che sui legami OH).
> Invariabilmente tutti, TUTTI, mi rispondono disegnando due specie di
> orecchie da coniglio sull'atomo di ossigeno, posizionando i famosi
> "doppietti elettronici".

E beh per forza, di che ti meravigli? Se insegna il modello VSEPR,
questo succede: l'Atkins cita proprio l'esempio dell'acqua come prototipo di
molecola polare 'AX_2E_2';
ma allora torniamo al discorso di sopra. Se e' troppo sbagliato e irreale
releghiamolo ai libri di *storia* della chimica i non propiniamolo piu' agli
studenti tanto piu' se del primo anno!


> Inutile dire che rimangono tutti allibiti quando gli dico che la
> densita' elettronica maggiore (oltre ai legami OH) e' lungo l'asse che
> biseca l'angolo HOH, e che non c'e' traccia sperimentale dei famosi
> "doppietti".

Anche il manuale di Sacco, che essendo scritto da un italiano e' ben piu'
rigoroso dell'Atkins,
riporta il modello a 'orecchiette di coniglio' e fa il discorso del
doppietto di elettroni.
All'inizio del paragrafo, pero', avverte: <<le formule di struttura proposte
da lewis nel 1916, in cui gli elettroni spaiati sono rappresentati da punti
e i doppietti elettronici da un trattino, per quanto siano in *moltissimi
casi incapaci* di rappresentare
la reale configurazione elettronica delle molecole, rappresentano tuttavia
ancor oggi una notazione conveniente per rappresentare in forma semplice e
concisa la struttura dei composti covalenti.>>


> Tutti mi guardano increduli, e faccio fatica a "estirpare" la
> convinzione che il MODELLO degli orbitali sia trasponibile direttamente
> alla realta' fisica.

lo credo bene. Dopo che certe cose si sentono ripetere per anni, fin dalle
scuole superiori.


> > E poi spostando al terzo anno, non si dovrebbe perdere tempo a fare la
> > struttura della materia,
> > gia' nota da altri corsi, la termodinamica, le basi dei fenomeni
> > elettrici
> > indispensabili

> Con la riforma ogni universita' fa a se'.


Questa non e' una buona cosa imo, si crea troppa disparita' nella
preparazione fra studenti
di Atenei differenti.

> Io insegno termodinamica
> chimica gia' al primo anno.

usi l'Atkins di Chimica Fisica al prim'anno per caso?
Come fai con le derivate parziali e tutto il resto?
E le basi fisiche non ancora acquisite...

Infine, scusa se ti trascino dentro ad un altro 3d, ma visto che insegni
termodinamica chimica, ti chiederei che ne pensi di tutti le affermazioni
sull'entropia allo zero termodinamico, che fanno i testi di chimica.
(vd 3d ' Entropia nulla a 0 K, comoda convenzione o realta' ? '
poco piu' sotto e su ISciFi)


> ciao Dario

ciao
andrea
Received on Mon Dec 06 2004 - 15:39:44 CET

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