Re: Parodosso termotecnico.

From: pekilan <pekilan_at_hotmail.it.invalid>
Date: Sat, 04 Dec 2004 05:35:35 +0100

Hai calcolato la trasmissione termica per conduzione entro il materiale,
con le temperature T2 e T1 sulle due facce. Ma hai dimenticato che la
temperatura T2 dipende alla dispersione con il fluido che circonda il
tubo. Quindi nel calcolo globale della trasmissione gioca anche il
fattore superficie esterna.
Infatti una pessima conduzione sulla superficie, fa si' che T2 sia piu'
alto e quindi, diminuendo il deltaT, diminuisce anche il calore
trasmesso (a pari K e dimensioni).
Un ottima conduzione superficiale (esempio materiale con caratteristiche
di corpo nero, oppure semplicemente aria in movimento) portano ad un T2
piu' basso, piu' vicino a quello ambientale, con il risultato che il
delta T nella parte conduttiva aumenta e quindi aumenta la trasmissione.
Ora, dato che un'aumento della conduzione superficiale si puo' ottenere
anche aumentando la superficie, a pari coefficiente di trasmissione
superficiale, esistono situazioni in cui la trasmissione globale (per
raggio del tubo, da isolare, inferiore al raggio critico) ha un minimo.

Pekilan

Mino Saccone wrote:

> Supponiamo in buona approssimazione costante (nel campo di temperature
> interressante) il coefficiente k di trasmissione termica del coibente.
>
> Un tubo di raggio r1 a temperatura T1 con un manicotto isolante che
arriva a
> raggio r2 con T2 alla superficie subisce una perdita per unita' di
lunghezza
> pari a:
>
> Q = 2 PI K (T2 - T1) / ln(r2/r1)
>
> Il calore scambiato (negativo se uscente), a pari deltaT e' inversamente
> proporzionale al log nat del rapporto dei raggi, quindi tende
> asintoticamente (lentamente) a zero al tendere di r2 all'infinito
>
> Essendo il logaritmo funzione monotona crescente dell'argomento,
> nell'intervallo interessato, non vi possono essere massimi o minimi.
Received on Sat Dec 04 2004 - 05:35:35 CET

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