Il 03 Dic 2004, 03:11, rez <rez_at_rez.localhost> ha scritto:
> >E' talmente strana tutta questa situazione: tu che dici queste
> >s...te Fabri che non interviene, sara' la stanchezza di avere
> >ripetuto queste risposte finite ma tante volte, e dire che
> >ne ho dette anch'io st...te.
>
> Silenzio, assenso.
Bhe questa e' la tua ipotesi.
Non la condivido.
Sta a Fabri rispondere.
> "Grandissimo, ma finito" OK e` frase matematica fatta,
> pero` "finite ma tante" c'ho dovuto pensar su:-(
>
> >Rez conquistato dal tuo modo di
> >contar p...le.
>
> E` un caso teorico, ergo Ferrari o astronave non cambia.
> Vuoi negargli la contrazione relativistica dei tempi?
No. Solo vorrei che si spiegasse chiaro e tondo
che la contrazione relativistica dei tempi e' un fenomeno
relativo fra due riferimenti mentre il tempo proprio e' un
dato oggettivo e che il fenomeno dello sfasamento di eta'
dei gemelli e' dovuto alla differenza di tempo proprio ovvero
e' oggettivo ed e' in relazione non banale con la contrazione
dei tempi fra due riferimenti, perche' i riferimenti necessari per
descrivere un viaggio di andata e ritorno e la permanenza dell'altro
gemello sono piu' di due, sono tre, il fatto che gli intervalli di tempo
proprio
possano essere relazionati gli uni agli altri confrontanto un certo insieme
di fenomeni relativi non risolve la difficolta' di trattare in RR il
punto di vista di un sistema accelerato, ma fa capire che descrivere
il fenomeno in termini di contrazioni relative richiede una contorsione
mentale superflua. Per evitare ogni confusione
una soluzione e' presentare lo spazio tempo
e quindi il tempo proprio come una caratteristica geometrica di
questo spazio tempo. Geometria non euclidea e priva di
curvatura. In questo spazio vivono gli eventi che sono il
nostro aggancio oggettivo con gli altri. E' oggettivo l'evento
qui ora ricevo una comunicazione sullo stato del tuo orologio;
e' oggettivo qui ora invio una comunicazione sullo stato del
mio orologio. Non e' oggettivo "il mio orologio va piu' veloce
del tuo" e' oggettivo "nel mio viaggio dal momento in cui
sono partito al momento in cui sono tornato la variazione
di tempo proprio e' diversa da quella registrata dal tuo
orologio". E' oggettivo il fatto che "per un
triangolo il rapporto fra i lati e' in relazione univoca con il
rapporto fra gli angoli", questo pero' non e' lo stesso che dire
che "il paradosso dei gemelli e' spiegato dal fatto che un
percorso contiene un angolo e l'altro no". Questo e' solo un
riassunto conclusivo.
> -cut-
> >E' proprio che il resto del mondo mi ha
> >spiegato il tempo in un altro modo e durante tutto il tempo perche'
> >andavo ad una velocita' assurda, la cosa forte e' che per saper la
> >differenza relativa non devo saper null'altro che la mia velocita'
> >relativa rispetto a te.
>
> Per il ritardo non mi sembra che basti conoscere v,
> ci vorra` anche la durata a terra del viaggio, no?
Ho detto __differenza relativa___
> >Con buona pace di Bruno Lauzi e della
> >tartarughina che amavo tanto, e con cui mi identificavo. La
> >tartaruga un tempo fu un animale che correva a testa in giu'...
>
> Ah, la canzone.. pensavo una simulazione con la tartaruga
> del pascal, te la ricordi: showturtle turnright eccetera?
Mi fai pensare alla tartaruga di Logo TM va be' che e'
passato del tempo. Seymour Papert aveva avuto l'idea
di sostituire la lista di sublimi infallibili parentesi del Lisp
con una carinissima tartarughina. Aveva costruito il piu'
sofisticato linguaggio funzionale per giovani. Ricordi quante
dissertazioni su quale fosse l'eta' mentale adeguata per quel
linguaggio? Qualcuno riteneva non inferiore a vent'anni.
La Turtle Pascal TM e' arrivata prima o piu' tardi? Non ricordo.
La tartaruga di Lauzi forse prima ancora.
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Received on Fri Dec 03 2004 - 13:50:36 CET