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From: dumbo <_cmass_at_tin.it>
Date: Fri, 03 Dec 2004 17:58:49 GMT

"all" <domeniconi.a_at_libero.it> ha scritto nel messaggio
news:3185qoF37e1gfU1_at_individual.net...

> quindi ipotizzavo: e se la massa dell'universo
> fosse 10 volte superiore (qundi superiore anche il campo gravitazionale)
> gli effetti della RG sarebbero diversi? per massa dell'universo 10 volte
> superiore intendo dire una cosa del tipo: se ipotizzassimo che ogni
> particella dell'universo avente massa X ne avesse in realt� 10*X.

se per "effetti della RG" intendi la deflessione della luce nei
campi gravitazionali, la precessione dei perielii, il redshift
(e altre cose ancora) e in generale l' influenza della
materia sulla metrica dello spaziotempo, ti rispondo "dipende":
se la massa dell'universo influenza il valore della costante
gravitazionale e / o della velocit� c la risposta � s�. Altrimenti
� no.

Ma chi lo sa se G e / o c sono legati alla massa dell'universo ?
Noi non possiamo aumentare la massa degli elettroni e dei protoni
per vedere cosa succede dopo...

> Per� concedimi questo dubbio: cosa significa allora "muoversi rispetto
> all'universo"?

una definizione di "moto rispetto all'universo" pu� essere questa:
se guardandoti intorno vedi che l'universo non � uguale in tutte
le direzioni (devi per� guardare regioni lontane, di interesse
cosmologico) vuol dire che ti stai muovendo rispetto all'universo.
In termine tecnico si dice che ti muovi rispetto alle particelle
comoventi, cio� alle particelle le cui coordinate spaziali della
metrica sono indipendenti dal tempo. A queste particelle
(se avessero gli occhi) l'universo apparirebbe uguale in tutte le
direzioni (isotropo).

Una definizione equivalente � questa: se il tuo orologio non
si mantiene sincrono con quello di una particella comovente,
ti stai muovendo rispetto all'universo.
Credo che se proprio vogliamo definire un "moto rispetto
all'universo" queste definizioni siano ragionevoli, nell'ambito
del modello standard.

Nel tuo primo post hai citato il libro divulgativo
di Martin Gardner sulla relativit�. L'ho letto anni fa
e non lo ricordo bene, mi sembra per� che a un certo
punto parli dell' aberrazione della luce e ci sia la figura
di un astronauta che vede il firmamento deformato, con
le stelle concentrate in una sottile striscia sopra la sua testa.
Quell'astronauta non vede l'universo uguale in tutte le direzioni
e quindi si pu� dire (secondo la definizione vista prima) che si sta
muovendo rispetto all'universo (e a velocit� vicinissima a c,
considerando il disegno).

Ciao,
Corrado
Received on Fri Dec 03 2004 - 18:58:49 CET

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