> Non solo, potresti dire per esempio che un astronauta C passa
> da A al tempo in cui in A giunge il segnale da I e prosegue il
> suo viaggio, quindi passa da I e rileva il tempo quindi passa da B
> e rileva il tempo, non cambia il risultato che racconti
> nel seguito. Tuttavia in questa situazione una asimmetria c'e' pure
> se e' nascosta. Nel riferimento di A I e C gli orologi sono sincronizzati.
> Nel riferimento solidale a C gli orologi non sono sincronizzati. Tuttavia
> quello
> che e' essenziale tenere a mente e' che comunque scegli il riferimento
> in cui descrivi gli eventi si verifica che il tempo segnato dal tuo
> orologio
> fra
> due eventi oggettivi (quindi caratterizzati a priori rispetto alla scelta
> di
> un riferimento) e' sempre quello. Questa caratteristica e' nota come
> invarianza del tempo proprio. Puoi disegnare il tuo esperimento in
> un diagramma spazio temporale in cui C e' fermo. Chiama O il punto
> in cui A incontra C, quindi chiama P il punto in cui I incontra C e chiama
> Q il punto in cui B incontra C. Chiama poi I_o il punto da cui partono i
> segnali ottici e chiama D il punto in cui il segnale ottico giunge in B.
> La situazione e' sostanziata dal fatto "indipendente dal riferimento" che
> il tempo proprio associato al viaggio OQ e' minore del tempo proprio
> associato al viaggio DQ.
OK, avevo gi� tenuto conto del fatto che gli orologi sono sincronizzati nel
sistema di riferimento di A I e B (chiamer� AIB questo sistema di
riferimento) e non lo sono nel sistema di riferimento di dell'astronauta C.
Ma il dubbio che questo esempio mi fa venire � comunque indipendente da
questa considerazione:
C passa da I al tempo t1 e passa da B al tempo t2, questo per quanto
riguarda gli orologi del sistema AIB.
C passa da I al tempo tc1 e passa da B al tempo tc2, questo per quanto
riguarda gli orologi del sistema di C.
t2 - t1 � circa 5 anni
tc1 - tc2 � di pochi minuti
Questi due intervalli di tempo lo possono verificare sia C (che osserver�
gli orologi I e B quando gli passa accanto) sia gli osservatori del sistema
AIB (che osservano l'orologio di C quando questo gli passa accanto).
Quindi sia gli osservatori del sistema AIB che l'astronauta C possono
affermare che: "l'intervallo di tempo trascorso tra il passaggio di C su I e
il passaggio di C su B � molto minore per il sistema di C rispetto al
sistema AIB"
Quindi: gli osservatori di ENTRAMBI i sistemi giungono alla conclusione che
il tempo di C "scorreva pi� lentamente".
Se tiriamo in ballo la relativit� generale tutto si spiega semplicemente: C
� in movimento rispetto all'universo, pertanto subisce un effetto di
rallentamento dello scorrere del tempo, e qui non ha senso chiedersi quale
dei due movimenti sia fermo e quale in movimento.
Ma se non si ricorre alla RG come si spiega ci�? mi pare che si debba
concludere che C � in movimento e AIB in quiete, ma questo contraddice uno
dei principi della RR.
Received on Fri Dec 03 2004 - 18:12:44 CET
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